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Lezioni anche d’estate, scuola in rivolta. In Europa le vacanze non sono più brevi

Anche in Francia e Spagna uno stop di 16 settimane in totale

30/01/2013
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Il Messaggero
UN MESE SOLO
IL CASO
ROMA Sarà perché il clima è migliore, ma in Europa sono Italia e Spagna che prediligono le vacanze scolastiche in estate. Tre mesi filati, o quasi. Finora è stato così, ma è bastato un sasso lanciato nello stagno in piena campagna elettorale perché il dibattito si incendiasse, facendo presupporre che le vacanze in Italia siano molto più lunghe che negli altri Paesi, cosa che a ben guardare non è. Il sasso, due giorni fa, è stato un riferimento nella bozza sul mercato del lavoro della lista civica di Monti con un riferimento – sotto forma di ipotesi – alla possibilità di limitare ad un mese le vacanze estive, sia pure su base volontaria. Con l’intenzione di offrire un servizio ai genitori che lavorano. Lunedì sono stati i sindacati a scendere in campo, un coro di voci contrarie. Nel frattempo si sono scatenati i social network. Si sono perse per strada le ragioni della proposta, che erano anche quelle di offrire attività sportive o di recupero per gli alunni rimasti indietro nella preparazione, e il messaggio che è passato è quella di una riduzione tout-court a un mese delle vacanze estive scolastiche. Twitter è stata intasata di critiche pesanti, e insulti.
I CHIARIMENTI
Sullo stesso social network Monti ha dovuto chiarire: «Ma chi ha mai parlato di taglio delle vacanze?». Con la replica di Pier Luigi Bersani: «Prima di parlare di allungare o accorciare vacanze estive, teniamo le scuole aperte tutto il giorno per attività didattiche» ha scritto anche lui su Twitter. La ricetta del segretario Pd: «Facciamo manutenzione straordinaria delle scuole, così diamo anche un po’ di lavoro». Dal fronte Pdl entra nella polemica Renato Brunetta: «Un solo mese di vacanza per gli studenti? Mi piace, è una delle poche cose giuste dette da Monti negli ultimi 14 mesi».
LA CLASSIFICA
Ma qual è la situazione vacanze dei nostri studenti rispetto ai ragazzi degli altri Paesi d’Europa? All’incirca in Italia gli studenti stanno lontano dai banchi per 16 settimane, come i coetanei francesi e spagnoli, e una settimana in meno dei romeni che sono in assoluto i più vacanzieri del Vecchio continente. Anche in Svezia si trattano bene, con 15 settimane di riposo dallo studio. In questa cinquina di partenza solo Italia e Spagna si concedono 13 settimane di vacanze estive, in risposta al clima che rende arduo l’impegno sui libri. In Francia, invece, staccano due settimane in autunno oltre a fare vacanze a Natale, carnevale e primavera. Gran Bretagna e Finlandia si accontentano di 13 settimane lontano dai banchi e la Germania abbassa ulteriormente a 12 il periodo di riposo. Nell’estate del nord Europa la vacanza degli studenti dura dalle sei alle 10 settimane, ma in compenso ci sono periodi di riposto sparsi durante il resto dell’anno e non solo a Natale. In Gran Bretagna in particolare, gli studenti possono approfittare di vacanze spot di 4 giorni nel corso dell’anno scolastico.
«I genitori non hanno tre mesi di ferie - dice Flavia Capozzi, neuropsichiatra infantile e docente alla Sapienza - quindi è giusto tenere le scuole aperte, ma non con la didattica e le lezioni perché per gli alunni sarebbe faticoso, visto il nostro clima. Organizziamo gli stop durante l’anno».
Alessia Camplone