FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3946360
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Le scuole dovranno cancellare il proprio indirizzo gov.it Il contrordine digitale che manda su tutte le furie le segreterie

Le scuole dovranno cancellare il proprio indirizzo gov.it Il contrordine digitale che manda su tutte le furie le segreterie

L'Agid ha fissato il termine per il cambio di dominio al 30 giugno: nuovi standard internazionali

27/02/2018
Decrease text size Increase text size
ItaliaOggi

Giovanni Scancariello

Gli istituti perdono il dominio di secondo livello. Le scuole che si erano dotate del nome di dominio gov.it per gli indirizzi dei propri siti Internet avranno un anno di tempo per cancellare la denominazione governativa. Gov.it sarà riservato soltanto alle amministrazioni centrali mentre le Regioni, Province, Comuni e scuole dovranno abbandonarlo entro il 30 giugno 2018. Lo stabilisce la determinazione dirigenziale 36/2018 dell'agenzia per l'Italia digitale (Agid) che così decide per ragioni di allineamento a standard internazionali. Il nome a dominio gov.it, noto anche come dominio di secondo livello, era stato fortemente voluto da Renato Brunetta che lo rese obbligatorio nel 2009 per tutte le pubbliche amministrazioni, scuole comprese.

Le scuole infatti fanno parte dell'indice delle pubbliche amministrazioni (Ipa) e la registrazione dei loro nomi a dominio gov.it venne loro riservata, in quanto riconosciute come enti pubblici dall'art. 1 comma 2 del dlgs 165/2001. Fatto sta che oggi dei 10 mila nomi a dominio di secondo livello nella pa, le scuole costituiscono la maggioranza con più di 8 mila nomi gov.it.

Ma nonostante questo, il piano piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione adottato con Dpcm del maggio 2017 riserva i nomi gov.it per le sole amministrazioni centrali, data l'esigenza di riorganizzarli con una segmentazione corrispondente a criteri internazionali, atta a di realizzare macroraggruppamenti dei siti delle amministrazioni centrali.

Oltre ad essere indice di riaccentramento di potere rispetto al decentramento amministrativo avviato con le riforme di fine novecento, la decisione Agid sta mandando su tutte le furie le segreterie e le direzioni delle scuole, a cui ancora scotta la fatica fatta per la migrazione dai precedenti nomi di dominio verso quelli di secondo livello. Scuole che rischiano di avvertire quest'ultimo provvedimento come l'ennesima molestia burocratica in un momento in cui, tra l'altro, si ritrovano, oggi, con organici di segreteria tagliati rispetto a quando si dovettero dotare del gov.it Non è dato ancora sapere come dovranno regolarsi le scuole, su dove appoggiare i nuovi indirizzi e quali debbano essere i nuovi indirizzi, ma si parla di imminenti faq e istruzioni che potranno pervenire dall'Agid che, comunque già fornisce una guida on line sui domini .gov sul sito digitPa una guida (il vademecum2011 sull'assegnazione dei nomi a dominio gov.it).

Ma c'è anche da dire che forse molte scuole avranno un problema in più. Già, perché molti dei servizi Google che avevano attivato sull'onda del piano nazionale scuola digitale, sono appoggiati ai domini gov.it.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL