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Le classi “pollaio” sono il 5% del totale. Il governo: interverremo

08/10/2019
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Il Sole 24 Ore

Ilaria Ricci

Un milione di alunni in meno nei prossimi dieci anni. Oltre settantamila nel solo anno scolastico 2018/2019. Il calo demografico si abbatte sulla scuola. Mentre non scende, al contempo, l’organico dei docenti, cresciuto, almeno sulla carta e in termini di “caselle” disponibili, dai tempi della Buona Scuola. Eppure non accenna a scomparire il fenomeno delle cosiddette classi “pollaio”, le aule troppo affollate. Tanto che il governo giallo-rosso lo ha messo in pole position fra le priorità da affrontare nella Nota di aggiornamento al Def approvata lo scorso 30 settembre.

Il tema
Sulle aule sovraffollate c’è già una proposta di legge depositata alla Camera a gennaio che vede come prima firmataria l’attuale sottosegretaria all’Istruzione, Lucia Azzolina, deputata 5 Stelle. Il provvedimento, rimasto bloccato per motivi legati alla spesa necessaria per attuarlo, dovrebbe ora riprendere il suo cammino e arrivare più velocemente ad essere approvato. Il disegno di legge punta ad abbassare i limiti massimi di alunni per classe attualmente vigenti e in vigore dai tempi dell’ex ministro Gelmini.

I numeri
Ma quante sono in Italia le classi che possono definirsi “pollaio”? Secondo i dati forniti dal Miur nel corso della discussione sul disegno di legge presentato alla Camera, le classi sovraffollate sarebbero il 5% circa del totale nazionale. Con percentuali più alte nella scuola dell’infanzia, dove oltre un’aula su dieci ha più di 26 alunni e dove le classi con più di 34 risultano essere oltre 200, secondo i calcoli ministeriali. Meno affollate le primarie, dove il 3,6% delle classi ha oltre 26 alunni. Dato che sfiora il 10% nella secondaria di secondo grado. Decisamente più bassa la quota di classi pollaio nel secondo grado, si parla di poco più dell’1,1% di aule sopra i 30 alunni, ma qui la sofferenza è concentrata nel primo biennio, quello a maggior rischi di dispersione scolastica. In ogni caso si parla, per il secondo grado, di oltre 1.500 classi davvero piene, con 31 alunni di media, ma dove si arriva fino a 34. Ci sono anche più di 28mila classi in cui si va da 25 a 30 alunni.

La questione edilizia
Il dato dell’affollamento medio delle classi va legato poi a doppio filo a un altro tema cruciale, quello dell’edilizia scolastica. Le scuole italiane sono infatti spesso dislocate in strutture poco adatte e nate con altre destinazioni d’uso. Si tratta di plessi dove anche quando la classe non è tecnicamente un “pollaio” a causa del numero eccessivo di alunni si sta comunque stretti, gomito a gomito. Un problema per l’apprendimento e per la sicurezza dei ragazzi. Un tema, anche questo, nell’agenda di governo.