FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3911175
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Laureati: Italia ultima in Europa. Obiettivo 2020: aggravare il distacco

Laureati: Italia ultima in Europa. Obiettivo 2020: aggravare il distacco

In Italia ci sarebbero troppe università, troppi corsi di laurea, troppi professori e troppi laureati. È proprio così?

14/04/2014
Decrease text size Increase text size
ROARS

In Italia ci sarebbero troppe università, troppi corsi di laurea, troppi professori e troppi laureati. È proprio così? Vediamo cosa dicono le statistiche Eurostat per l’Unione Europea a 28 nazioni. Come percentuale di laureati nel segmento di età 30-34 anni, nel 2004 l’Italia era quartultima (seguita da Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania). Oggi, dopo un decennio, occupiamo saldamente l’ultimo posto in Europa. Nella pagina Europe 2020 della Commissione Europea è anche possibile confrontare gli obiettivi per il 2020 di ogni nazione: quello dell’Italia è mantenere l’ultima posizione e  aggravare il distacco, dato che il suo target (26-27% di laureati) è il più modesto di tutta l’Unione Europea. Non ci toglierebbe dall’ultima posizione nemmeno l’ingresso nell’UE della Turchia, perché anch’essa è in procinto di sorpassare l’Italia in quanto a percentuale di laureati.

Qualche giorno fa, Eurostat ha diffuso i dati aggiornati sul numero di laureati nelle nazioni dell’Unione Europea. È una buona occasione per fare il punto sull’evoluzione del numero di laureati nell’ultimo decennio, sempre con l’aiuto dei dati scaricabili dal database Eurostat.

In particolare, è interessante esaminare il grafico della percentuale di laureati nel segmento di età 30-34 anni lungo il periodo che abbraccia il decennio 2004-2013.

UE28Laureati2004_13Come è immediato notare, nel 2004 l’Italia era quartultima (seguita da Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania). Nel corso dell’ultimo decennio, siamo stati superati anche da queste tre nazioni e nel 2013 occupiamo saldamente l’ultimo posto in Europa.

Ma quali sono le prospettive nell’immediato futuro? Stiamo progettando una rimonta per risalire almeno qualche posizione? Non sembra proprio.

Sulla pagina Europe 2020 della Commissione Europea è disponibile un documento che riporta gli obiettivi per il 2020 di ogni singola nazione. Nel suo complesso, l’UE punta a raggiungere almeno il 40% di laureati:

In the area of tertiary education, the Europe 2020 Strategy set the headline target that at least 40% of 30-34 year olds should have a tertiary or equivalent qualification by 2020.
EUROPE 2020 TARGET: TERTIARY EDUCATION ATTAINMENT

Va notato che i target delle 28 nazioni dell’Unione sono differenziati tra loro. Come si può vedere dal grafico riportato di seguito, otto nazioni hanno un target superiore al 40%. L’Italia, al contrario, non solo è tra le dieci nazioni il cui target è inferiore al 40%, ma presenta il target più basso dell’intera UE: 26-27%, partendo dal 21,7% del 2012. Un target decisamente meno ambizioso di quello di altre nazioni come Malta (MT), Croazia (HR) e Slovacchia (SK), il cui dato di partenza supera di poco quello italiano.

Europa2020TargetLaureatiFonte: EUROPE 2020 TARGET: TERTIARY EDUCATION ATTAINMENT

In altre parole, l’Italia, che parte in ultima posizione, da qui al 2020 si prefigge di perdere terreno nei confronti di chi già la precede. Se gli obiettivi dovessero essere mantenuti, continueremo ad inseguire la Romania, il cui target – seppur modesto – è superiore a quello italiano, mentre si consoliderà un netto distacco da tutto il resto dell’UE.

Qualcuno potrebbe pensare che, se la Turchia entrerà nell’Unione Europea, spetterà a lei il ruolo di “fanalino di coda” dell’UE. Per verificarlo, approfittiamo del fatto che il database Eurostat fornisce anche i dati di alcune nazioni non appartenenti all’UE, tra cui la Turchia. Ecco il confronto tra la serie storica italiana e quella turca.

Laureati2020ItaliaVsTurchiaNegli utlimi anni, la Turchia ha quasi annullato il distacco nei confronti dell’Italia. Se la sua percentuale di laureati nella fascia 30-34 continuasse a crescere con la stessa velocità, è destinata a raggiungere il 30% nel 2020, una percentuale superiore a quel 26-27% che costituisce il target dell’Italia.

Pertanto, l’Italia ha ottime probabilità di mantenere e consolidare l’ultima posizione nella classifica europea della formazione universitaria, anche a fronte di un eventuale ingresso della Turchia in Europa.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL