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La valutazione Sì ai voti in pagella rebus bocciature

Escluso il "6 politico", posizione ribadita più volte dalla ministra Lucia Azzolina, come saranno valutati gli studenti?

20/03/2020
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la Repubblica

Ilaria Venturi

Escluso il "6 politico", posizione ribadita più volte dalla ministra Lucia Azzolina, come saranno valutati gli studenti? Un nodo spinoso, difficile da sciogliere soprattutto se si dovesse concretizzare l’ipotesi peggiore di una ripresa delle lezioni a settembre. Di fatto è saltato l’intero secondo quadrimestre, in particolare nelle regioni dove le scuole sono chiuse dal 24 febbraio, in alcuni comuni anche dal 21. «Dobbiamo tenere conto dell’eccezionalità», insiste la ministra. I voti vanno dati, ricorda l’ultima nota del capo di dipartimento Marco Bruschi. E saranno gli insegnanti a decidere, trovando modalità omogenee nei collegi insieme ai presidi. «Immaginare di dare dei debiti o di bocciare è difficile, è molto alto il rischio di ricorsi», osservano fonti del Miur. La necessità di una valutazione seria si scontra con la difficoltà di attuarla, la palla è stata girata alle singole scuole, dove c’è chi è già partito con le verifiche a distanza, chi non sa come fare. «Gli studenti devono percepire la serietà, la valutazione è necessaria pur con tutta la flessibilità che servirà», commenta Antonello Giannelli dell’Associazione presidi. I docenti s’interrogano. Ieri Daniele Barca, che a Modena dirige le medie più digitali d’Italia, era collegato sul tema via web con 500 colleghi. «Vanno trovate nuove forme di valutazione perché interrogare sul web è difficile: copiare, oscurare la telecamere è facile — osserva —. Per la scuola dell’obbligo un’idea è quella di diari di bordo in cui segnare i progressi nella partecipazione, nella puntualità, nella capacità di adattarsi. Oppure si possono pensare prove legate all’esperienza come piantare e far crescere un seme». Alle superiori la strada è in salita. Ma c’è chi ha già deciso: «Faremo fare elaborati scritti, dialoghi orali, test e video. E restituiremo alle famiglie giudizi descrittivi sull’andamento del lavoro a distanza» spiega Marco Ferrari, vicepreside al Malpighi di Bologna. «I voti in pagella saranno la sintesi di questo percorso».

Immagini del filmato "La scuola non si ferma", con interviste ad alunni e docenti, proiettato ieri sera sulla facciata del ministero dell’Istruzione


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