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La Stampa-Il Viminale rassicura. I no global: protesta pacifica, un errore militarizzare la città

"Nessun rinvio, non sarà un secondo G8" Il Viminale rassicura. I "no global": protesta pacifica, un errore militarizzare la città ROMA Più che una convention di esperti del settore, un c...

13/12/2001
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La Stampa

"Nessun rinvio, non sarà un secondo G8"
Il Viminale rassicura. I "no global": protesta pacifica, un errore militarizzare la città

ROMA Più che una convention di esperti del settore, un confronto su vasta scala tra studenti, genitori e insegnanti. Gli Stati generali dell'istruzione, in programma a Foligno il 19 e 20 dicembre, rappresentano la sintesi del processo di approfondimento, studio e analisi avviato a luglio dal governo in vista della riforma scolastica. La discussione, intervallata da tavole rotonde con personaggi dell'imprenditoria (il presidente della Confindustria D'Amato),della cultura (il vescovo Maggiolini e Maurizio Costanzo), del volontariato (Andrea Muccioli), dello sport (Roberto Baggio), sarà incentrata sul lavoro svolto dalla Commissione Bertagna, il più completo rapporto degli ultimi anni sulla situazione dell'istruzione in Italia. Proposte, analisi e scenari saranno sottoposti alle varie componenti della scuola italiana, poi, dopo che su questi progetti sarà stata verificata la posizione di tutti, la task force del dicastero di viale Trastevere formulerà le proprie valutazioni. Un incontro su grandi temi di fondo che sarà anche una festa, con volti noti dello spettacolo e la musica dei Gazosa, il gruppo - composto da under 16- vincitore del Festival di San Remo. Nessun dietrofront, quindi, del ministro Letizia Moratti sulla data degli Stati Generali, nonostante le richieste del sindaco di Foligno di posticipare l'appuntamento e le minacce dei 20mila "no global" previsti. Il responsabile del Viminale Claudio Scajola ridimensiona il rischio di scontri. Nella cittadina umbra, comunque, l'allarme resta alto. Lunedì tutti i gruppi politici del consiglio comunale di Foligno, le associazioni economiche e di categoria e i principali istituti di credito avevano rivolto al ministero dell'Istruzione la richiesta di rinviare il meeting a gennaio per evitare "gravi danni economici (900 negozi chiusi, 20 miliardi persi)e problemi di vivibilità e sicurezza". Gli Stati Generali della scuola,però, si terranno regolarmente la prossima settimana. "C'è il pericolo di subire un altro disastro come il G8- afferma il presidente dei commercianti Aldo Amoni- Foligno non è una città che possa ospitare quarantamila manifestanti. Se dovremo tenere chiusi i negozi per tre o quattro giorni chiederemo i soldi al Governo. Nel periodo natalizio alcune categorie economiche realizzano anche il 60/70% dell'intero fatturato". Anche il senatore del Ccd-Cdu, Maurizio Ronconi, ha espresso perplessità sulla scelta di non posticipare gli Stati generali. Mentre gli studenti preannunciano le azioni con cortei e sit-in, i no global vogliono bloccare la "due giorni". "Lo faremo in modo pacifico- precisa il loro portavoce Francesco Caruso- sedendoci in terra insieme agli studenti che arriveranno da tutta Italia". Un incontro operativo per organizzare la sicurezza in città si è svolto anche ieri mattina a Foligno. Saranno necessari per isolare la zona del centro storico e dell'Auditorium di San Domenico almeno 2500 uomini delle forze dell'ordine. Una presenza massiccia, che provoca la reazione dei contestatori. "Foligno non deve diventare una zona militarizzata, un campo di battaglia-sottolinea Luca Casarini, leader dei "no global" - gli studenti non vogliono fare male a nessuno e non scenderanno in piazza con le pistole e i manganelli. Quello che decideranno di fare le forze dell'ordine sarà determinante. Il livello dello scontro lo decidono loro. A poliziotti e carabinieri sarà impartito l'ordine di non permettere che vengano disturbati gli Stati generali". Casarini sconsiglia di dividere la città in aree. "Se trasformano Foligno in una zona rossa permanente - accusa- aumenteranno i rischi, i problemi e le tensioni. Violarla equivarrebbe a disobbedire. Noi disobbediremo". Secondo quanto emerge dalla questura di Perugia, sarà predisposto un servizio di sicurezza imponente ma che non dividerà la città in zone. La macchina organizzativa è in funzione, nel massimo riserbo, ormai da diversi giorni. I funzionari della polizia hanno già svolto numerosi sopralluoghi a Foligno in vista del "contro-meeting". Per far svolgere le iniziative dei contestatori nel rispetto delle leggi, è già stato individuato un possibile percorso per il corteo di protesta. Saranno utilizzate strade a ridosso del centro storico (che verrà presidiato già dal 18 mattina) e verrà isolato l'auditorium, la sede scelta per gli Stati generali.
Giacomo Galeazzi


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