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La scuola riaprirà soltanto a settembre

La decisione anticipata dalla ministra Azzolina sarà ufficializzata presto. Il Miur ha già istituito una task force Rabbia delle Regioni: non ci hanno coinvolti. E gli ordini religiosi lanciano l'allarme: gli istituti paritari chiudono

18/04/2020
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La Stampa

FLAVIA AMABILE
ROMA
Ormai è una certezza: al contrario di buona parte dell'Europa, in Italia non si tornerà a scuola se non il prossimo anno scolastico. La decisione ufficiale del governo arriverà tra qualche giorno ma la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina lo annuncia in un post su Facebook: «Riaprire ora le scuole, per poche settimane, mentre il Paese conta oltre 500 morti al giorno per il coronavirus, rischierebbe solo di vanificare gli sforzi fatti». A questo punto la maturità consisterà solo in un colloquio orale e la ministra si augura «un esame in presenza» ed esclude l'ipotesi mista con studenti a scuola e professori a casa. Bocciata anche l'ipotesi di un ritorno a settembre con i doppi turni, si cercheranno soluzioni per avere al massimo 20 alunni in aula o per fare lezioni all'aperto o con metà classe presente e metà online.
In vista c'è anche il potenziamento della linea Internet nelle scuole e l' acquisizione da parte del governo di una piattaforma propria per la didattica online per evitare i rischi di hackeraggio e per rendere più omogenei gli insegnamenti. Bisognerà prepararsi anche a indossare guanti e mascherina in classe e a usare gel igienizzante e a fare ricreazione o andare a mensa a piccoli gruppi.
Il Miur ha istituito una task force per la ripresa a settembre. Sarà guidata da Patrizio Bianchi ma le Regioni protestano perché non sono state coinvolte. Al centro dello scontro ci sono molti aspetti della ripresa come il recupero delle lacune o la data d'inizio delle lezioni. Il governatore del Veneto Luca Zaia, per esempio, chiede una riapertura ritardata «per dare respiro al mondo del turismo». E intanto gli ordini religiosi lanciano l'allarme: «Senza un intervento serio dello Stato il 30% delle scuole pubbliche paritarie sarà destinato a chiudere entro settembre».


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