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La scuola dimenticata

Il tema dell’istruzione è scomparso dall’agenda di governo. E la dialettica politica si è impoverita nei contenuti

09/08/2018
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la Repubblica

Pubblichiamo questo appello di filosofi e docenti italiani e dedichiamo anche oggi la pagina alla questione delle due Europe, dopo il documento firmato da Massimo Cacciari e altri intellettuali

Un pensiero unico, intriso di rancore e di risentimento » : è questo ciò a cui conducono i linguaggi e le pratiche dell’attuale governo italiano, secondo il lucido e insieme accorato appello promosso da Massimo Cacciari e altri intellettuali su queste pagine. Se ne ritrova drammatica conferma negli orientamenti e nelle azioni concrete riguardanti le strutture della formazione. Pressoché assente nel famoso contratto siglato da Lega e 5 Stelle, declassato a questione non prioritaria, rispetto ai temi dell’immigrazione o del mercato del lavoro, affidato a figure di secondo piano nella compagine governativa, il problema della formazione a tutti i livelli, dalla scuola primaria fino all’università, è di fatto scomparso dall’agenda di governo. L’unica preoccupazione sporadicamente riaffiorante riguarda la cancellazione degli interventi realizzati dal precedente esecutivo con la denominazione “ Buona scuola”, senza che questa direttiva meramente abrogativa sia accompagnata da una visione strategica alternativa, capace di rispondere in altro modo alle questioni da anni sul tappeto.

Ma ad allarmare tutti coloro che riconoscono la centralità dei problemi riguardanti la scuola e l’università non è soltanto l’obiettiva sottovalutazione di queste tematiche da parte della nuova maggioranza di governo. Ancora più inquietante è dover rilevare la diffusione di un senso comune improntato a un complessivo e pervasivo svuotamento dei principali filoni sui quali si è storicamente costruita l’identità culturale del nostro Paese, e più in generale della stessa Europa. Rispetto a una ricca e diversificata tradizione di pensiero, caratterizzata dalla valorizzazione di alcune grandi idee-guida, ispirate al rispetto per la persona, alla solidarietà, alla giustizia sociale, sta prevalendo a ogni livello un’impostazione ispirata da un cieco egoismo e dalla negazione dei cardini stessi che sono a fondamento della vita della comunità. Si assiste a un avvilente impoverimento dei temi e dei contenuti della dialettica politica, col prevalere di spinte sempre più nette di carattere regressivo, capaci di suscitare e alimentare un imbarbarimento della vita associata.

Chiamiamo a raccolta tutti coloro che sono direttamente o indirettamente coinvolti nelle strutture preposte alla formazione affinché uniscano le loro energie per ricondurre il dibattito politico- culturale nel solco di una tradizione culturale plurisecolare, resistendo alla mortificazione intellettuale indotta dall’ondata montante di una destra politica determinata e aggressiva. È aperta una fase nella quale è necessaria e urgente una vera e propria mobilitazione generale di intelligenze ed energie, interne ed esterne al mondo della scuola, con l’obiettivo di restituire al Paese la dignità di una tradizione che non deve essere offuscata o rimossa.

Adriana Cavarero, Gennaro Carillo, Umberto Curi, Antonio Da Re, Donatella Di Cesare, Sergio Givone, Luca Illetterati, Claudio La Rocca, Paolo Legrenzi, Annalisa Oboe, Francesca Rigotti, Carlo Sini. Nicla Vassallo


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