La Repubblica-devolution - di Michele Serra

MICHELE SERRA

Ma davvero, grazie alla sedicente devolution, esisteranno una scuola umbra, una scuola lombarda, una scuola pugliese? E se uno studente abruzzese dovesse fare studi veneti, il prodotto finale sarà un promettente meticcio o un irrimediabile biprovinciale? Sarà anche stato emendato del suo peggio, il paccodono preparato dal governo come contentino a Bossi, ma l'idea che l'istruzione degli italiani possa dipendere, di qui in poi, anche dalle intemperanze local di qualche assessorato, e dalle stravaganze paesane di qualche pensatore etnico, non è una bella idea.
Non che i pedagogisti di Stato diano tutti ma proprio tutti quell'impressione di freschezza e dinamismo che vorremmo. Ma almeno, la gittata dei loro pensieri riesce a coprire tragitti lunghi come la MilanoReggio Calabria, senza pagare il dazio a Roncobilaccio. Adesso ne vedremo delle belle. Ci sarà senz'altro l'autorevole tizio che sostiene quanto europeo sia studiare soprattutto la storia di Vicenza, e l'autorevole caio che promette borse di studio a chi impara a memoria la Bela Gigugin.