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La protesta dei ricercatori precari: “Solo 200 stabilizzati su 8.800”

Precariato. Oggi manifestazione a piazza Montecitorio per chiedere modifiche alla Legge di Bilancio

15/12/2017
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il manifesto

Roberto Ciccarelli

Dopo 51 giorni di occupazione e innumerevoli iniziative i precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ieri si sono incatenati al Miur per protestare contro la ministra Valeria Fedeli. «È l’unico ministro vigilante a non aver stanziato risorse per la stabilizzazione dei precari dei propri enti di ricerca – sostiene il sindacato Usb ricerca – Le risorse ci sono ma Fedeli e il Pd hanno scelto di tenersi buone le caste e di buttare a mare competenze e professionalità».

Oggi la mobilitazione continuerà a piazza Montecitorio. I precari Cnr hanno annunciato una manifestazione alla quale parteciperanno i colleghi degli enti di ricerca. Dalle 10,30 interverranno a sostegno anche i sindacati Flc Cgil e Uil Scuola: «Occorre rinnovare tutti i contratti a tempo determinato e gli assegni di ricerca» sostengono.

La richiesta dei precari è stanziare un fondo di meno di un miliardo per la stabilizzazione di 8.800 persone quelle che hanno trascorso un minimo di tre anni, degli ultimi otto, negli enti pubblici secondo quanto stabilito dalla riforma Madia. Nei giorni scorsi i ministri della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e dell’Istruzione, Valeria Fedeli, avevano detto che si poteva arrivare ad assumere fino a 2.170 persone. A conti fatti, in realtà, saranno molte di meno. «Gli unici fondi sicuri sono i 10 milioni di euro stanziati per il 2018, sufficienti per 200 precari su 8.800. Per gli altri 50 milioni previsti per il periodo 2019-2020 dipenderà dalla volontà del prossimo Governo» sostiene Alessio Traficante, astrofisico dell’Istituto nazionale di astrofisica, della Rete nazionale dei precari. «I 10 milioni previsti – sostiene Vito Mocella, consigliere del Cda del Cnr – sono un contributo risibile alla soluzione, necessaria e urgente, del problema del precariato nella ricerca pubblica».

Solo al Cnr sono oltre 2600 gli aventi diritto alla stabilizzazione, oltre 4 mila negli altri enti di ricerca: l’Indire, del Crea, Inaf o Ispra. Mobilitati i ricercatori in tutto il paese. Il 4 dicembre scorso, ad esempio, hanno occupato la direzione dell’Osservatorio astrofisico di Catania: «La manciata dei posti è una beffa per i precari»


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