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La newsletter di Tutoscuola

Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola. La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per insegnanti, genitori e studenti. https://www.tuttoscuola.com ****...

25/02/2002
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Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola.
La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per
insegnanti, genitori e studenti.

https://www.tuttoscuola.com

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N. 39, 25 febbraio 2002

SOMMARIO

1. Nuovi organi collegiali: cosa cambia rispetto ai decreti delegati
del '74
2. I genitori a Viale Trastevere, conteranno di piu'?
3. Alternanza, passerelle, passaggi: penalizzato il "secondo canale"
4. I sissini, precari di lusso, ma chi l'ha deciso?
5. Organico tagliato, posto assicurato, ma non per i precari
6. Le RSU nelle scuole: il potere e' dei singoli o del collegio?
7. Dirigenti scolastici, primo contratto in arrivo
8. Alla Fiera di Genova torna TED
9. Antonio Augenti alla guida della SICESE

1. Nuovi organi collegiali: cosa cambia rispetto ai decreti delegati
del '74

Il modello di governo della scuola delineato nella legge approvata in
prima lettura dalla Commissione Cultura della Camera lo scorso 21
febbraio riserva alla componente dei genitori un peso assai maggiore
di quello assegnatole in passato dal decreto delegato n. 416, emanato
nel 1974 dal ministro Malfatti. E' vero che non sara' piu' un genitore
a presiedere il Consiglio della scuola, la cui guida sara' assunta dal
dirigente scolastico, ma e' anche vero che quest'ultimo non potra'
piu' presiedere la giunta esecutiva (ora soppressa), che era il vero
organo di gestione operativa della scuola.
Inoltre, nel Consiglio egli non potra' piu' contare su una maggioranza
di "addetti ai lavori": nel nuovo organo, infatti, i genitori
dovrebbero occupare 5 posti su 11 nella scuola di base (contro 3
riservati ai docenti) e 3 nella scuola secondaria (come i docenti, ma
con 2 posti riservati agli studenti). Considerato che la legge assegna
un posto al rappresentante dell'ente locale, nell'organo di governo
della scuola i rappresentanti dell'utenza supererebbero quelli della
scuola (6 contro 5: dirigente piu' direttore dei servizi
amministrativi piu' insegnanti).
Usiamo il condizionale perche' su questo punto sono affiorate riserve
ed anche espliciti dissensi in seno alla maggioranza di governo ed e'
probabile che il Senato modifichi la norma, restituendo agli "interni"
la maggioranza dei posti all'interno del Consiglio. I tempi per un
radicale spostamento del governo della scuola dal versante
dell'offerta (dirigenti, insegnanti, organizzazione centrale e
periferica del Ministero) a quello della domanda (genitori, studenti,
enti locali) non sembrano ancora maturi: elevato appare, a molti, il
rischio di frammentare troppo l'offerta formativa in chiave localista,
con conseguenze pericolose sull'omogeneita' ed equita' del sistema
nazionale di istruzione e formazione.

2. I genitori a Viale Trastevere, conteranno di piu'?

I genitori nella scuola potranno contare di piu', grazie anche ad un
nuovo strumento di confronto e di consultazione che il ministro
Moratti ha attivato nei giorni scorsi.
Sede del confronto sara' lo stesso ministero dell'Istruzione dove
periodicamente i rappresentanti delle tre maggiori associazioni di
genitori oggi esistenti in Italia avranno diritto di essere consultati
sulle principali questioni scolastiche.
Un decreto della gestione De Mauro (DPR 105/2001), preparato da un
altro provvedimento del ministro Berlinguer (DPR 567/1996), prevedeva
la costituzione di un Forum dei genitori; il ministro Moratti vi ha
dato attuazione (e' imminente la pubblicazione del decreto presidente
Repubblica) e il nuovo organismo si prepara ad insediarsi nel palazzo
della Minerva a Roma.
Compongono il Forum, oltre al ministro (o suo delegato), due
rappresentati per ciascuna delle seguenti associazioni: Associazione
Genitori (A.Ge), Associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc) e
Coordinamento Genitori Democratici (CGD).
Dalle dichiarazioni di rappresentanti dell'A.Ge sembra di capire che
il Forum potrebbe costituire non solamente un passo significativo per
la partecipazione delle famiglie alle scelte strategiche per la
qualita' del sistema di formazione, ma anche l'avvio di una presenza
riconosciuta e legittimata all'interno delle istituzioni scolastiche
che faccia sentire maggiormente il peso dei genitori (rispetto a
quello ritenuto da loro eccessivo del personale scolastico) nelle
scelte formative. Sembrano reclamare insomma che la scuola sia prima
di tutto degli studenti e delle famiglie e, poi, degli insegnanti.

3. Alternanza, passerelle, passaggi: penalizzato il "secondo canale"

Torniamo in modo piu' dettagliato sui riferimenti al disegno di legge
Moratti contenuti nel n. 37 di "TuttoscuolaNEWS" ( www.tuttoscuola.com
) in materia di passaggi tra il canale liceale e quello professionale,
e viceversa. Rispetto alla proposta Bertagna, e alle stesse prime
stesure del ddl, il testo approvato dal Consiglio dei ministri il 1°
febbraio accentua la differenza tra primo e secondo canale perche'
prevede la possibilita' di cambiare indirizzo solo "all'interno del
sistema dei licei" (art. 2 punto i), senza dire nulla per cio' che
riguarda i passaggi all'interno del secondo canale. E' confermata
invece la possibilita' di passare da un sistema all'altro "mediante
apposite iniziative didattiche, finalizzate all'acquisizione di una
preparazione adeguata alla nuova scelta": viene qui riproposto il
modello delle "passerelle", un marchingegno pedagogico introdotto da
Berlinguer (legge n. 9/1999 sull'elevamento dell'obbligo scolastico)
che ha peraltro incontrato grandi difficolta' anche quando veniva
applicato ai passaggi all'interno del sistema scolastico. Nel disegno
di legge Moratti questa possibilita' viene ora estesa ai passaggi tra
primo e secondo sistema, in senso rigorosamente bidirezionale: sempre
piu' difficile, soprattutto per chi vorra' "passare" dai percorsi
professionali a quelli liceali.
Quanto all'alternanza scuola-lavoro, se ne parla in due diversi punti:
all'art. 2 (punto g), e all'art 4, che specifica che tale "modalita'
di realizzazione del percorso formativo" sara' disciplinata "da un
apposito decreto legislativo, da emanare di concerto con il ministro
del lavoro e delle politiche sociali e con il ministro delle attivita'
produttive". Continua a non esser chiaro in che modo la "modalita'"
dell'alternanza possa riguardare gli allievi dei licei. In che modo
funzionerebbe l'alternanza: con quale estensione temporale e in
sostituzione di quali materie e attivita' previste nei curricoli
ordinari? Piu' facile, almeno sulla carta, sembrerebbe realizzare
l'alternanza nel secondo canale, dove esistono esperienze di curricolo
integrato come quelle del biennio postqualifica dell'istruzione
professionale. Ma la legge parla genericamente di "formazione dai 15
ai 18 anni", e le corrispondenze e le equivalenze tra percorsi
realizzati in alternanza e percorsi ordinari appaiono di complessa
definizione. Non e' chiarito, infine, in che cosa i percorsi in
alternanza si differenzierebbero da quelli realizzati in
apprendistato.

4. I sissini, precari di lusso, ma chi l'ha deciso?

L'imminente scadenza (21 marzo) per la presentazione delle domande di
aggiornamento delle graduatorie permanenti per il ruolo nella scuola
ha acceso nuovamente le polveri della protesta.
L'annuncio di azioni legali di massa - ripreso dalla stampa nazionale
- viene dal sindacato autonomo Gilda, che tuona contro il trattamento
di favore riservato ai docenti usciti dalle scuole biennali di
specializzazione per la secondaria (Ssis), i quali possono beneficiare
sia dell'inclusione in fascia alta alla pari di colleghi precari
"storici", sia di un punteggio aggiuntivo di 30 punti.
Secondo la Gilda si tratta di un "tentativo strisciante di anticipare
il progetto di riforma dei cicli che chiude le porte della scuola ai
precari attraverso il taglio degli organici e la supervalutazione di
titoli che potranno essere conseguiti solo dai giovani laureati". Su
quest'ultimo punto abbiamo dei dubbi. Spieghiamo perche'.
Per prima cosa, l'equiparazione dell'esame finale sostenuto dai
"sissini" al termine della Scuola di specializzazione a qualsiasi
concorso o abilitazione superato dagli insegnanti precari (con
conseguente collocazione in fascia alta di graduatoria) e' frutto
della legge 306/2000, voluta dal ministro Tullio De Mauro.
Inoltre, la "regalia" dei 30 punti non viene dall'attuale ministro
Moratti, ma, in forza sempre della legge 306/2000, e' stato deciso dal
decreto interministeriale n. 268 del 4 giugno 2001, targato anch'esso
De Mauro.
Il decreto Moratti sull'aggiornamento delle graduatorie permanenti ha
quindi soltanto replicato quanto gia' deciso dal precedente ministro.
All'attuale ministro, tutt'al piu' si poteva chiedere di modificarlo.

5. Organico tagliato, posto assicurato, ma non per i precari

Gli 8.500 posti di insegnante che per effetto della Finanziaria 2002
saranno tagliati dall'organico non metteranno a rischio le cattedre
degli insegnanti attualmente in servizio. Parola del ministro.
In effetti tra le cattedre che risulteranno vacanti per pensione e
quelle tagliate dall'organico il bilancio appare in attivo. Dalle
stime ministeriali (in attesa di conoscere l'effettivo numero degli
insegnanti che entro il 10 gennaio scorso hanno presentato domanda di
pensionamento) i pensionamenti complessivi non dovrebbero infatti
andare oltre le 15 mila unita' (14.724), secondo un trend di flessione
dei pensionamenti che negli ultimi anni ha portato la media dei
docenti pensionati sotto le 20 mila unita' per anno (vedi
"TuttoscuolaNEWS" n. 26 del 10 dicembre).
Anche con i tagli, dunque, posti liberi ne restano, gli insegnanti di
ruolo in servizio non corrono rischi, c'e' posto per tutti. Ma se il
posto per i docenti di ruolo appare assicurato, altrettanto non si
puo' dire per quei precari che, in posizione utile di graduatoria,
attendono di entrare in ruolo. E che sono in numero assai maggiore
delle oltre 6 mila cattedre che rimangono da assegnare, una volta che
ai 15 mila professori che vanno in pensione si tolgono le 8500 unita'
tagliate dalla Finanziaria. Da precisare che si tratta di oltre 6 mila
cattedre da ripartire meta' tra le graduatorie triennali dei concorsi
e meta' tra le graduatorie permanenti.

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RICOMINCIO DA TED

Torna alla Fiera di Genova dal 27 febbraio al 1 marzo
la mostra-convegno dedicata alle tecnologie didattiche innovative.
Per la seconda edizione, ampliata e rinnovata,
attesi 10.000 insegnanti in arrivo da tutta Italia

( www.ted-online.it )
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6. Le RSU nelle scuole: il potere e' dei singoli o del collegio?

A poco piu' di un anno dal loro avvio le relazioni sindacali nelle
istituzioni scolastiche stentano a decollare, evidenziando soprattutto
inesperienza e incompetenza delle parti.
In molti casi la RSU, la rappresentanza sindacale unitaria eletta dai
lavoratori dell'istituzione scolastica, si comporta come una RSA,
cioe' come la vecchia rappresentanza sindacale aziendale nella quale i
singoli componenti venivano designati dai sindacati esterni e avevano
ciascuno prerogativa e competenza sindacale.
In molti casi anche oggi i componenti della RSU hanno una forte
dipendenza dai sindacati esterni ai quali comunque ci si riferisce, e
sembra che tendano a sottrarsi, soprattutto se in minoranza, alla
logica della rappresentanza unitaria.
Proprio contro questa logica non unitaria ha preso clamorosamente
posizione il ministero dell'istruzione che ha deciso di impugnare due
sentenze dei giudici del lavoro di Pinerolo e di Civitavecchia che
avevano riconosciuto un potere individuale di azione di singoli
componenti della RSU. Nel caso in questione i giudici avevano
riconosciuto il diritto di un singolo componente della RSU di istituto
di indire l'assemblea sindacale di istituto.
Il MIUR, richiamando l'art. 8 del CCNQ del 7 agosto 1998 in base al
quale "le decisioni relative all'attivita' della RSU sono assunte a
maggioranza dei componenti", ha affermato che la RSU si configura
come un organismo unitario e quindi come un collegio.
Contro questa iniziativa (che potrebbe essere la prima di una serie di
prese di posizione di livello istituzionale per dare chiarezza ad una
situazione tuttora molto problematica) arrivera' la reazione di
qualche sindacato della scuola?

7. Dirigenti scolastici, primo contratto in arrivo

In settimana, salvo sorprese clamorose, la Corte dei Conti dovrebbe
dare l'ultimo si' all'accordo per la dirigenza scolastica, consentendo
finalmente la sottoscrizione del primo contratto d'area.
I bandi di concorso per l'assunzione di nuovi dirigenti potrebbero a
questo punto essere emanati (contratto firmato, concorso emanato) e
una nuova stagione concorsuale prenderebbe il via presto con
l'obiettivo di concludere entro l'anno il concorso riservato per
presidi triennalisti.
Il concorso ordinario si svolgerebbe parallelamente con tempi
probabilmente piu' allungati.
Nell'imminenza dei bandi sono frequenti i contatti tra organizzazioni
sindacali del settore e MIUR per mettere a punto definizione di
requisiti e tabelle di titoli. Ultimo argomento in discussione e' la
questione dei sette anni di servizio richiesti per l'accesso e
prestati con il possesso del diploma di laurea: i sindacati, forti
anche di un ordine del giorno gia' votato dalla Camera, chiedono che
il titolo sia considerato comunque valido purche' posseduto al momento
della domanda.
Sulla preparazione al concorso per dirigente scolastico "Tuttoscuola"
pubblichera' presto un ampio speciale. Chi desiderasse mettere a
conoscenza il nostro pubblico di iniziative di formazione (corsi,
testi, etc.) puo' contattare la redazione (
tuttoscuola@tuttoscuola.com - tel. 06 6830.7851).

8. Alla Fiera di Genova torna TED

Si svolge in settimana la seconda edizione di TED, la mostra-convegno
dedicata alle tecnologie didattiche innovative. L'appuntamento e' alla
Fiera di Genova dal 27 febbraio al 1 marzo. La rassegna, riservata
agli operatori del settore education, e' patrocinata dal MIUR e si
articola su una parte espositiva, molto ampliata, e una convegnistica,
curata dal CNR-ITD. Le tecnoclassi interattive saranno il fulcro della
manifestazione, che conta su nove partner (Apple, Cisco Systems,
Fujitsu-Siemens, Hewlett Packard, IBM, Intel, Microsoft, Rai
Educational, Webscuola) e su una ampia "collettiva" curata
dall'Associazione Italiana Editori. Anche "Tuttoscuola" sara' presente
con un proprio stand. L'ingresso e' gratuito.

9. Antonio Augenti alla guida della SICESE

Il consiglio direttivo della SICESE (Sezione Italiana della
Comparative Education Society in Europe), la piu' autorevole
associazione italiana di studiosi specializzati in comparazione tra i
sistemi educativi, ha proceduto al rinnovo delle cariche eleggendo
alla presidenza Antonio Augenti, gia' dirigente generale degli Scambi
culturali del Ministero della pubblica istruzione, attualmente membro
del Consiglio direttivo dell'INVALSI (ex CEDE). Vicepresidente e'
stato eletto Marco Todeschini, docente di pedagogia all'universita'
degli studi di Milano. Il presidente uscente, Vittorio Telmon, ha
assunto la carica di presidente onorario. Del consiglio direttivo
fanno parte anche Anna Baldazzi, Ausilia Chang, Silvana De Luca
(segretaria), Mauro Laeng, Orazio Niceforo, Donatella Palomba
(presidente della CESE, l'associazione europea dei comparatisti), Gian
Maria Pedemonte e Mario Reguzzoni.


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