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La moglie del sottosegretario e l'interesse per i precari. Un altro caso all'Istruzione

Dopo lo stalker della deputata Azzolina licenziato dal ministro Bianchi. E Sasso spiega: “Lei mi ha solo consigliato, non si occuperà più di scuola”

31/03/2021
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la Repubblica

Corrado Zunino

Nella stanza al secondo piano di Viale Trastevere, il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso in questi giorni ha fatto accomodare la moglie Graziangela, Graziangela Berloco. Con lei, avvocata dei precarissimi italiani, i docenti in conflitto permanente con il ministero, nel suo ufficio ha iniziato a scegliere la squadra. Lo staff con cui dovrà governare la scuola, per le deleghe che il ministro Patrizio Bianchi gli ha dato.

Con lei, fino ieri presidentessa dell'Associazione libera scuola con sede a Bari, Sasso ha deciso di promuovere a segretario il più chiassoso precario d'Italia, Pasquale Vespa, professore di Applicazioni tecniche che ha ossessivamente disturbato in diretta Facebook l'ex ministra Lucia Azzolina e centinaia di colleghi. Sempre su Facebook il sottosegretario lo aveva presentato al mondo, bandiere istituzionali alle spalle: "Ecco un mio stretto collaboratore".

Di Vespa si sa la fine, il ministro Bianchi lo ha delicatamente accompagnato fuori dal portone del ministero. Ma la coppia di Altamura - lui ex educatore, supplente per nove anni, lei titolare di uno studio civile che ha impilato ricorsi a raffica contro l'Istruzione e organizzatrice di convegni e marce per la causa - hanno replicato. Portando nell'ufficio al secondo piano del sottosegretario il professor Gianni Romeo, un altro del giro Als: "Ringrazio Rossano Sasso per la fiducia accordatami", ha detto il docente in distacco sempre sul social di riferimento, "è per me un onore poter lavorare in stretta collaborazione con lui". Il professor Romeo lo scorso 9 gennaio aveva accompagnato l'avvocata Berloco alla Corte costituzionale e insieme avevano presentato - altra foto sui social - la legge di iniziative popolare per la formazione-assunzione di ogni supplente che sia stato almeno tre anni in cattedra.

Sì, al ministero, allo stesso piano di Patrizio Bianchi, si sta formando un'agguerrita squadra pro-precari formatasi tra gli studi civili della moglie del sottosegretario e l'associazione di Bari trait d'union tra i docenti senza ruolo del Sud. Il ministro, che in queste ore sa costruendo la delicata piattaforma per portare centomila supplenti in cattedra dal primo settembre, osserva con crescente fastidio.

Dopo quattro giorni di foto e silenzi, riemerge il sottosegretario Rossano Sasso e a Repubblica dà la sua versione dei fatti. "Sono dispiaciuto che la ministra Azzolina abbia letto l'assunzione di Vespa come una rivalsa nei suoi confronti", dce, "ma io l'avevo chiamato nel mio ufficio solo perché era un esperto nel mondo del precariato. No, non avevo controllato il suo profilo Facebook, non sapevo dei modi violenti. L'avevo conosciuto, avevamo condiviso tante battaglie e ho pensato a lui quando ho avuto bisogno di una figura tecnica. Il ministro Bianchi ha chiuso l'incidente e ora è Vespa a subire minacce per cui nessuno pagherà. Non tornerà nel mio ufficio, qualche volta lo sentirò per avere spunti sul tema. Per quanto riguarda il ruolo da suggeritrice di mia moglie, vorrei dire che al ministero in questi giorni è venuta a portarmi qualche panino e a scegliere il colore delle cornici di un quadro a cui tengo. Confermo che le ho chiesto di non occuparsi più di ricorsi contro il ministero dell'Istruzione, anche se ha una specializzazione in Diritto scolastico, e lei di sua spontanea volontà si è appena dimessa dall'incarico di presidentessa dell'Associazione libera scuola. Sta soffrendo molto e la ringrazio della generosità. La questione precari nella scuola è troppo importante, voglio tornare al centro della cronaca con i contenuti delle mie battaglie".