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La mobilità rende tutti uguali

Non è più consentito scegliere la scuola dove essere trasferiti, scatta la chiamata diretta. Anche i vecchi assunti perdono la titolarità della sede

14/07/2015
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ItaliaOggi

Carlo Forte

A partire dal prossimo anno l'accoglimento delle domande di trasferimento o di passaggio comporterà la perdita della titolarità della sede. E in ogni caso, i docenti potranno chiedere solo di passare dalla sede di titolarità ad un altro ambito geografico. Il cambio di sede, infatti, non potrà più essere richiesto da una scuola all'altra, ma solo da un ambito geografico all'altro.È questa una delle novità più importanti contenuta nella legge delega sulla scuola, varata dalla camera dei deputati in via definitiva il 9 luglio scorso. Il dispositivo prevede, infatti, che il diritto alla titolarità della sede sopravvivrà ad esaurimento e solo per i docenti che all'atto dell'entrata in vigore della legge risulteranno già titolari.

A tutti gli altri si applicheranno le nuove norme. Che prevedono la sostituzione del diritto di titolarità della sede con la titolarità nell'ambito. In pratica, dal prossimo anno gli uffici scolastici disegneranno dei distretti subprovinciali nei quali sarà compreso un certo numero di scuole. Che saranno individuate secondo un criterio di maggiore vicinanza e avendo cura di non superare un numero complessivo di alunni che sarà definito dagli uffici. Nella definizione degli ambiti gli uffici dovranno anche tenere presente la natura montana o insulare dei territori.

I docenti che non rientreranno nella disciplina transitoria, che consente la conservazione della titolarità, assumeranno la titolarità direttamente sull'ambito. L'inserimento nell'ambito comporterà l'assoggettamento all'alea degli incarichi triennali. Che saranno proposti dai dirigenti scolastici, annullando le disposizioni contrattuali che regolano attualmente la mobilità.

La discrezionalità del dirigente incontrerà però il limite dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti e del rispetto di criteri generali, che saranno adottati dal comitato di valutazione della scuola. Che comprenderà anche i genitori e, nelle scuole superiori, aun rappresentante degli studenti. Ma per evitare di essere inclusi negli ambiti non basterà evitare di presentare la domanda di mobilità. La legge delega, infatti, prevede espressamente la collocazione automatica negli ambiti per tutti i docenti che risulteranno soprannumerari o in esubero nell'anno scolastico 2016/2017.

L'inclusione negli ambiti è prevista anche per i docenti che saranno immessi in ruolo sull'organico aggiuntivo. La legge non prevede la cancellazione degli istituti delle assegnazioni provvisorie e delle utilizzazioni. Ma in ogni caso i movimenti, anche se di durata annuale, non avranno più come punto di arrivo una scuola, ma un altro ambito territoriale. Il docente interessato dovrà poi attendere la chiamata del dirigente scolastico di una delle istituzione comprese nell'ambito di destinazione.


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