FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3956632
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La commissaria "Chiesi di non fare questo azzardo Ma per i ragazzi ci sarò"

La commissaria "Chiesi di non fare questo azzardo Ma per i ragazzi ci sarò"

Chiara Ferdori insegna inglese a Bologna

17/06/2020
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Il.Ve.

Aveva fatto la battaglia per una Maturità a distanza cogliendo le paure diffuse dei suoi colleghi, «siamo quasi tutti over 55».

L’ha persa. Ma Chiara Ferdori, 62 anni, non ha rinunciato ad esserci per i suoi ragazzi: due classi viste crescere per cinque anni, «conservo le foto del loro primo giorno tra i banchi». La docente di inglese del blasonato liceo Galvani di Bologna sarà commissaria a distanza, collegata da casa.

Lei aveva scritto alla ministra Azzolina definendo l’esame in presenza un azzardo inutile.

«Eravamo in lockdown con dati sul contagio ancora seri. Ho colto le preoccupazioni di molti colleghi, io stessa soffro di patologie pregresse alle vie respiratorie. Siamo passati per quelli che non volevano tornare a scuola, mi ha ferito. Sono di ruolo da 36 anni, insegnare è la mia vita.

Inoltre ci sembrava che fare l’esame in streaming fosse il coronamento di un percorso serio fatto con la didattica a distanza».

Alla fine ha scelto di non rinunciare all’esame, perché?

«Non li potevo abbandonare nel loro momento più importante. Ho temuto che mi esonerassero e sono stata felice quando ho saputo di poterlo fare a distanza: li vedrò da uno schermo, ma ci sarò. E senza mascherina».

Questa Maturità ridotta segnerà comunque un rito di passaggio?

«È chiaro che senza scritti è venuto meno lo scoglio più grosso. Ma è una prova vera: stessa notte prima degli esami, uguali ansie e sogni. Sarà anche solo un orale, ma più denso.

La cosa positiva è che conterà di più l’impegno del triennio nel punteggio, per quelli più ansiosi è già una partenza sicura. E poi non dobbiamo dimenticarci da dove arrivano».

In che senso?

«Hanno attraversato un periodo difficilissimo con la pandemia, chiusi in casa, qualcuno colpito da lutti. Abbiamo discusso molto in questi mesi su come sarebbe stato il mondo dopo il virus. Penso alle riflessioni dello storico Yuval Noah Harari che abbiamo letto, ci affideremo ai dati scientifici o alle teorie del complotto? Ora tocca a loro scegliere quale strada prendere, questa Maturità è un test di cittadinanza. Sarà anche un esame semplificato, ma non è stato semplice per loro arrivarci. Sì, ha ragione Liliana Segre: sono già maturi».