FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3952953
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » L’inglese si studia su una app e il prof non serve più

L’inglese si studia su una app e il prof non serve più

Insegnanti declassati a tutor nelle scuole della Wall Street English Sono iper-formati ma ora guadagnano meno. E minacciano lo sciopero

01/10/2019
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Matteo Pucciarelli

MILANO — Nei mesi scorsi a un certo punto, alle prime avvisaglie di agitazione sindacale, la filiale italiana della multinazionale che insegna inglese a tre milioni di persone nel mondo ha fatto cambiare la dizione sui propri siti: via la parola "insegnanti", dentro quella "personal tutor". Il volantino che gira tra i lavoratori di Wall Street English si chiede: "Siamo una scuola di inglese senza insegnanti?". Infatti nel famoso istituto privato i teachers non sono inquadrati e quindi pagati come tali, bensì sono retrocessi nella categoria contrattuale un gradino sotto, tutor. Questo perché ormai i professori sembrano non servire più: si studia su una app fornita da Wall Street English, con il grosso del ciclo di studi che si sviluppa online, a tu per tu con tablet, smartphone o pc, tra esercizi e clip con dialoghi.

Sembra una semplice vertenza e invece dietro c’è di più: «Ci chiediamo se siamo insegnanti o operai di una piattaforma del web — racconta Sandro, nome di fantasia perché l’aria che tira dentro le scuole pare non sia delle migliori — La tecnologia gioca un ruolo primario nella costruzione di questo storytelling in cui il lavoro umano "scompare" per essere sostituito dall’interazione cliente-macchina. Si trasforma il lavoro intellettuale dell’insegnante in una routine meccanica e indifferente al rapporto educativo docente-discente e ciò si inserisce in una generale degradazione del lavoro umano a cui abbiamo deciso di opporre resistenza ». Del resto se sei una macchina puoi essere ovviamente pagato meno. Agli insegnanti di inglese delle scuole private si applica il contratto della Aninsei, una branchia di Confindustria, «che è già di per sé uno dei cinque con le retribuzioni più basse dei contratti collettivi regolari — spiega Leonardo Croatto della Flc-Cgil — se poi invece di inquadrarli come insegnanti al 5° livello li si abbassa a tutor, 4° livello, allora appare chiaro il semplice tentativo di risparmiare ulteriormente sul costo del lavoro».

Il paradosso della faccenda è che per insegnare inglese in questa scuola iper-reclamizzata servono delle certificazioni superiori a quelle di un professore della scuola pubblica, cioè aver ottenuto gli attestati Celta e il Toefl. E però alla fine un docente in media si porta a casa 1.000-1.100 euro al mese, spesso con contratti part-time che, richiedendo la massima flessibilità di orario, sono più simili a dei tempo pieno. A guardare l’ultimo bilancio disponibile di Wse Italia srl, alla voce "indici di produttività" si legge che il fatturato per dipendente è pari a 51.708 euro, il costo del lavoro per ognuno invece è di 34.091 euro. Ma non è solo una questione di soldi, come detto: per i docenti anche con il sistema di studio fai-da-te e relativo materiale didattico «senza il lavoro vivo dell’insegnante che interpreta, modula, modella e lo rende trasferibile allo studente, quello della piattaforma sarebbe materiale inerte». Per l’azienda invece non è così: «Non risponde al vero che vi siano difformità tra gli inquadramenti del personale docente e le previsioni contrattuali perché il 4° livello, per ruolo e natura dell’attività svolta dai tutor, rappresenta l’inquadramento più corretto », ha risposto lo scorso 27 settembre alla Flc-Cgil, aprendo comunque uno spiraglio di trattativa. Piccolo particolare, comunque: sulla famosa piattaforma dedicata agli studenti, accanto ai nomi dei tutor con i quali alla fine di ogni ciclo si fa un piccolo esame, c’è una qualifica ben precisa, teacher. Google indica tre traduzioni possibili in italiano: insegnante, professore, maestro.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL