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L’ambasciatore egiziano in un liceo sardo, polemica per le domande su Regeni censurate dalla dirigente

Prima la preside avrebbe chiesto agli studenti di non parlare del caso dello studente ucciso. Poi, dopo le proteste in Rete, lo stesso ambasciatore ha fatto sapere: «Risponderò a tutto»

29/10/2019
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Corriere della sera

Vaelntina Santarpia

«Risponderò a tutte le domande»: così l’ambasciatore egiziano prova a chiudere una polemica che rischiava di trasformare un incontro a scuola in un caso diplomatico. A segnalarlo è il deputato Nicola Fratoianni (Leu), che chiede l’intervento del ministero dell’Istruzione sul liceo scientifico Galilei di Macomer, in Sardegna, dove nei prossimi giorni sarà ospite l’ambasciatore egiziano in Italia. «La dirigente scolastica avrebbe imposto l’obbligo di conoscere in anticipo le domande degli studenti e il divieto di porre domande sul caso dell’omicidio di Giulio Regeni», spiega. Anche se poi lo stesso diplomatico ha fatto sapere di essere disponibile a rispondere a qualsiasi domanda, «rimane aperta una questione- segnala Fratoianni- nella scuola italiana del 2019 può avere cittadinanza la censura?».

Come è nato l’incontro

Il rapporto tra la rappresentanza diplomatica del Cairo e il liceo era nato un anno fa, quando la classe 4E del Liceo Classico Galileo Galilei di Macomer si è iscritta al progetto Diplomacy Education® a Roma, realizzato dall’organizzazione no-profit Global Action, guidata dal Presidente Vanessa Boi, ex alunna del Liceo di Macomer. Obiettivo del progetto è quello di creare dei ponti tra diverse culture e di aprire le porte delle Ambasciate e delle Organizzazioni Internazionali ai giovani studenti italiani. I ragazzi di Macomer sono infatti stati «adottati» dall’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto in Italia, studiando durante l’anno scolastico tutti gli aspetti del Paese (geografici, storici, politici) per poi volare a Roma dal 6 maggio 2019 al 10 maggio 2019 dove l’ambasciatore egiziano Hisham Badr li ha accolti in un incontro durato circa 3 ore. L’esperienza si è conclusa con la partecipazione degli studenti ad una simulazione ONU (GAMUN – Global Action Model United Nations) realizzata presso la sede del World Food Programme, dove hanno rappresentato l’Egitto insieme a 1500 studenti italiani e 10 studenti proveniente da diversi Paesi del mondo. Visti i precedenti, l’ambasciatore ha accettato l’invito del dirigente scolastico a presiedere un incontro presso il Liceo G.Galilei. Con il supporto di Global Action è stata organizzata una giornata istituzionale a Cagliari prevista per il 29 ottobre, dove Badr incontrerà il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, per poi arrivare a Macomer il 30 ottobre, dove incontrerà gli studenti del liceo Galilei per una conferenza incentrata sul partenariato economico tra l’Italia e l’Egitto.

Le polemiche

Ma dopo che qualche studente si era lamentato sui social per le indicazioni date dalla preside su come gestire l’incontro, la questione era diventata di dominio pubblico, attirandosi le polemiche anche politiche. Fino alla comunicazione della dirigente: «Venuto a conoscenza delle polemiche - annuncia - l’ambasciatore Hisham Badr comunica la propria disponibilità a rispondere a qualunque domanda gli venga rivolta». Le relazioni tra Egitto e Italia si erano interrotte proprio dopo la scomparsa e l’uccisione di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano il cui corpo senza vita venne ritrovato alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016. Dopo aver interrotto i rapporti diplomatici per la reticenza delle autorità del Cairo nelle indagini, nel settembre del 2017, l’ambasciatore Giampaolo Cantini è stato mandato in Egitto per «i passi avanti delle autorità egiziane nelle indagini». Ma finora non sono stati ancora individuati i responsabili della morte del ricercatore.