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L’addio alla Normale dell’unica prof di Scienze "Niente doppio incarico? Meglio il King’s College"

Dimissioni dopo 5 mesi Annalisa Pastore, 61 anni, biologa molecolare, aveva vinto il concorso della Normale a novembre. Era la prima ordinaria dopo 208 anni

14/04/2019
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la Repubblica

Valeria Strambi

Ci sono voluti più di due secoli per poterla assumere, ma sono bastati 160 giorni per vederla abbandonare la cattedra. Annalisa Pastore, 61 anni, biologa molecolare, è la prima e unica donna ad aver ricoperto l’incarico di professoressa ordinaria nella classe di Scienze della Scuola Normale di Pisa. Accolta nel novembre del 2018 in un mondo quasi tutto al maschile tra applausi e tappeti rossi, ha lasciato la prestigiosa istituzione venerdì 12 aprile, dopo soli cinque mesi, uscendo dalla porta di servizio nel silenzio e nell’imbarazzo generale. La docente, che si è laureata alla Federico II di Napoli e ha lavorato nella squadra del premio Nobel Richard Ernst a Zurigo, ha rassegnato le dimissioni. Motivo? Un doppio incarico non dichiarato. Da una parte il ruolo di full professor alla Normale, dall’altra l’impiego nel dipartimento di Neuroscienze del King’s College di Londra, dove prestava servizio ancor prima di superare il concorso dell’università toscana. A far scattare i sospetti alcune recenti ricerche firmate dalla prof e tutt’oggi riportate nella sua pagina personale sul sito web dell’istituzione inglese. I testi risultano pubblicati tra novembre 2018 e febbraio 2019 e risalirebbero quindi al periodo in cui Pastore era già di fatto assunta a Pisa.

Secondo una fonte interna alla Normale, l’ateneo si è mosso per chiarire la posizione della docente e, appurato che la donna aveva mantenuto i legami con il Regno Unito, le ha chiesto spiegazioni. Lei, messa alle strette, ha deciso di dimettersi. «Mi sono accorta che la Normale non è abbastanza competitiva e che, rimanendo, avrei perso un sacco di opportunità » , le prime parole che Pastore pronuncia dopo essere stata raggiunta al telefono da Repubblica mentre si trova in aeroporto. «Torno in Inghilterra perché lì ho più possibilità di fare ricerca — insiste — È stata una decisione sofferta e non ho voglia di parlarne » . La docente precisa di aver chiesto alla Normale di trasformare il suo mandato " a tempo pieno" in uno " a tempo definito". Formula che, come stabilito per legge, le avrebbe permesso di insegnare anche al King’s College.

«I professori e i ricercatori a tempo definito possono svolgere attività didattica e di ricerca presso università estere previa autorizzazione del direttore», si legge effettivamente al punto 5 dell’art. 4 del " Regolamento sugli incarichi esterni a professori e ricercatori della Normale". Peccato che questa richiesta sia arrivata a cose fatte, forse un po’ tardi per essere presa in considerazione. «Al momento la Scuola è senza direttore e non esiste una controparte con cui negoziare », taglia corto Pastore, che aveva fatto dell’ingresso nell’ateneo pisano anche una bandiera nella battaglia per vedere più donne ai vertici delle istituzioni accademiche. In attesa di un nuovo concorso, la sua cattedra di Biologia sarà coperta da un collega. Maschio.


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