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Kataweb-Addio presidi, arrivano i dirigenti

Addio presidi, arrivano i dirigenti Via libera dal Consiglio dei ministri alla sottoscrizione del contratto collettivo nazionale dei dirigenti scolastici che, per essere afficace, dovrà adesso ...

08/02/2002
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Kataweb

Addio presidi, arrivano i dirigenti

Via libera dal Consiglio dei
ministri alla sottoscrizione del contratto collettivo nazionale dei dirigenti scolastici che, per essere afficace, dovrà adesso essere valutato dalla Corte dei Conti.
Si tratta del primo contratto collettivo nazionale della dirigenza scolastica, che fa seguito all'attuazione dell'autonomia scolastica ed ha decorrenza dal 1 settembre 1999 al 31 dicembre 2001 ed è stato sottoscritto, dopo lunghe trattative, da tutte le organizzazioni sindacali. In pratica i circa diecimila presidi e direttori didattici vedranno riconosciuta, anche dal punto di vista economico la funzione di dirigente che era stata loro attribuita dalla legge sull'autonomia. Sul piano economico permette il riallineamento della retribuzione fondamentale dei dirigenti scolastici con quella della dirigenza dello stato. La retribuzione accessoria sarà finanziata da uno specifico fondo cui confluiranno apposite risorse previste dal contratto.
L'ipotesi di accordo era stata siglata lo scorso 10 gennaio all'Aran da tutte le organizzazioni presenti al tavolo delle trattative: Anp, Cgil, Cisl e Uil scuola e dallo Snals, che non aveva, però, sottoscritto la preintesa del 17 ottobre 2001.
In base all'ipotesi di accordo vi sarà un aumento retributivo medio di 1.300.000 lire medie mensili per un incremento retributivo annuo lordo di circa 17 milioni. Lo stipendio base sarà ora di 36,150 euro annui lordi, ad un passo dall'allineamento con la dirigenza amministrativa.
La parte normativa è stata profondamente innovata rispetto al contratto scuola, con un forte avvicinamento alla disciplina della restante dirigenza pubblica, sia pure con il riconoscimento della specificità delle funzioni svolte dai dirigenti scolastici, per impostare una disciplina che ne valorizzi la qualità professionale con verifiche anche "sul campo".
I dirigenti scolastici, pur mantenendo un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ricopriranno un incarico specifico relativo alla direzione di un singolo istituto, per un periodo di tempo che varia dai due ai sette anni, dopo di che potranno ricevere altro incarico in funzione dei risultati raggiunti.
Con il nuovo contratto, è stata cancellata l'anzianità: nessun dirigente, fatta salva la retribuzione individuale maturata nella vecchia carriera, avrà più la progressione automatica della carriera. Infine, l'assunzione del dirigente avviene tramite incarico temporaneo, da due a sette anni massimo, rinnovabile, conferito dal dirigente regionale competente anche con criterio di rotazione