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Ite, Schola est…

di Pippo Frisone

16/07/2015
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ScuolaOggi

Il ddl sulla Buona Scuola è legge dello Stato. Con 277 sì, 173 no e 4 astenuti la Camera, in terza lettura, l’ha approvato definitivamente. Il 17 luglio è prevista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il Miur ha già emanato il DM sulle assunzioni del turn-over, divisi per regioni, province e classi di concorso. Con due note detta le istruzioni operative che riguarderanno 36.627 assunzioni, di cui 21.880 sui posti comuni e 14.747 sul sostegno. In questa prima fase, denominata fase zero, ci sono anche le assunzioni nella scuola dell’Infanzia.

La Lombardia, come sempre, fa la parte del leone con 7.848 posti, di cui 4.031 sul sostegno .    Milano è la provincia col più alto numero di assunzioni : 3.433 di cui 1.862 sul sostegno.              Da questi primi dati risulta evidente che nella cosiddetta fase zero molte caselle resteranno vuote, con particolare riferimento al sostegno che rappresenta oltre il 50% dell’intero contingente lombardo e milanese. Gli elenchi degli specialisti inclusi nelle Gae e nei Concorsi sono stati esauriti quasi subito nell’as.14/15, fatta eccezione per le tre aree della secondaria superiore delle Gae.

Ciò vorrà dire che dei 4.031 posti di sostegno della Lombardia e dei 1.862 di Milano, più della metà rimarrà vacante, non risultando sufficienti gli ultimi inserimenti dei neo-specialisti a giugno.

Posti che passeranno alle fasi successive e che con buona probabilità verranno in larga parte coperti nella fase nazionale con gli specialisti provenienti da tutta Italia .

Una sorte radicalmente diversa spetterà ai posti comuni per i quali si prevede la totale copertura per Infanzia (189 ) e Primaria (523) . Idem per tutta la Lombardia.

Per la scuola Media non tutti i 454 posti verranno coperti, risultando esaurite ben 5 graduatorie GAE di strumento musicale,  Spagnolo e Matematica . Nella secondaria di 2° grado, la situazione dei 405 posti è ancor più critica, essendo 21 le graduatorie Gae esaurite, compresa l’area AD04 di sostegno, mentre sono 9 quelle del Concorso esaurite e tutte le aree del sostegno.

La novità di quest’anno è che non si potranno fare come in passato le compensazioni tra le varie classi di concorso. I posti che resteranno vacanti per mancanza di aspiranti, passeranno alle fasi successive, vale a dire alla fase nazionale, per i precari provenienti da fuori provincia.

La cosiddetta fase zero dovrebbe concludersi entro il 14 agosto con l’individuazione degli aventi diritto, cui verrà assegnata una sede provvisoria a conclusione degli utilizzi e assegnazioni provvisorie del personale già di ruolo.

Con la fase nazionale si avranno solo coperture giuridiche, rimanendo a questo punto indispensabili le supplenze per garantire il regolare funzionamento delle scuole.

Rimanendo fuori  da tutte le fasi del 2015/16 sia gli spezzoni orari che a Milano solo nella secondaria significa all’incirca 800 cattedre e almeno 400 nella media, sia i posti dell’adeguamento,

si prevede un massiccio ricorso ai supplenti non solo dalle Gae ma per alcune discipline tecnico-scientifiche, anche dalle graduatorie d’istituto di 2 e terza fascia.

Un problema questo che con l’entrata in vigore dell’organico potenziato nel 2016/17, andrà ad assorbire tutti questi posti, lasciando solo le briciole ai decantati progetti di arricchimento e potenziamento dell’offerta formativa.

L’as.2015/16 nonostante i roboanti annunci è rimasto dentro i vincoli del passato.

Non a caso sul funzionamento il Miur ha messo a disposizione le stesse risorse di organico dell’anno precedente: 627mila posti.

I tagli imposti sull’organico di diritto, rispuntano puntualmente in adeguamento, sotto forma di spezzoni, insopprimibili in quanto ore curricolari.

Anche i posti di sostegno privi di specialisti avranno nella realtà milanese e lombarda un peso consistente, cui dovrà farsi fronte nel 2016/17 con l’organico potenziato.

Il rinvio di un anno dell’entrata in vigore dell’organico potenziato farà venire al pettine tutti i nodi irrisolti dalla Buona Scuola.

Dalla chiamata diretta, alla valutazione del merito, ai super presidi, per finire al bluff dell’organico potenziato.

Se la Buona Scuola sulla carta è finita, quella Vera nelle aule, no. L’appuntamento è a settembre e l’autunno si preannuncia già caldo anzi caldissimo.