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Istruzione: Azzolina chiama Bruschi, ex consigliere della Gelmini

Nominato direttore di Dipartimento: si occuperà lui dei bandi di concorso. La preoccupazione dei sindacati

15/02/2020
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Corriere della sera

Gianna Fregonara

Cambio della guardia al ministero dell’Istruzione. Non ai vertici, certamente. Il giro di nomine riguarda i direttori di Dipartimento. Lascia Carmela Palumbo che va a dirigere l’Ufficio scolastico regionale del Veneto e al suo posto «risale» ai vertici Max Bruschi, ispettore del ministero, noto per essere stato ascoltato consigliere di Mariastella Gelmini, per le sue idee radicali e anche per le sue uscite poco diplomatiche nei confronti di insegnanti e presidi.

La riforma

Bruschi, che è tra gli ideatori della riforma dei Licei approvata ai tempi del governo del centrodestra, sarà per tre anni a capo del Dipartimento del sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell’Istruzione. Lo ha deciso a fine gennaio il consiglio dei ministri e ora il provvedimento è al vaglio preventivo della Corte dei Conti. Bruschi negli anni scorsi ha lavorato anche come consigliere del ministro leghista Marco Bussetti ed è stato apprezzato per il suo lavoro tecnico dalla ministra Azzolina nei mesi scorsi: lo ha voluto come consigliere quando era sottosegretario (ministro Fioramonti) per la stesura del decreto precari che il Parlamento ha trasformato in legge lo scorso dicembre. Al ministero è stato finora dietro le quinte, salvo nella sua breve presenza, proprio in veste di ispettore, nel reality tv «Il Collegio».

Le paure dei sindacati

I sindacati invece sono sul piede di guerra, memori dei tempi grami della riforma Gelmini, e delle prese di posizione dello stesso Bruschi, che da qualche anno insegna allo Iulm e al Suor Orsola benincasa di Napoli. Per di più, poiché la nomina del Direttore per il personale scolastico ancora non c’è stata, potrebbe succedere che ad occuparsi in surroga dei concorsi sia proprio lui. Dopo la rottura dei sindacati sui dettagli del concorso straordinario (chiedevano un ampliamento della platea e una maggior facilità della prova scritta) con la ministra Azzolina la nomina del berlusconiano Bruschi rischia di mettere un altro inciampo sulla strada della riconciliazione e della ripresa del dialogo: i giorni per riprendere il confronto sono contati, visto che i bandi per i concorsi sono al momento all’esame del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, ultimo passaggio prima della pubblicazione.


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