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Istat: la Flc Cgil non andrà al tavolo del 3 settembre

Il sindacato annuncia che non firmerà l'accordo sul salario accessorio in assenza di "segnali da parte dell'amministrazione". L'impressione, accusa il sindacato, "è che l'Istat non voglia veramente arrivare a un accordo con le organizzazioni sindacali"

29/08/2015
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Rassegna.it

La Flc Cgil, in assenza di segnali da parte dell'amministrazione di Istat, non andrà il 3 settembre alla firma dell'accordo sul salario accessorio degli anni passati (2011, 2012 e 2013). Il sindacato lo annuncia in una nota nella quale spiega le tante criticità in essere nel confronto con l'amministrazione dell'istituto.  

"Quello che è davvero 'strano' - scrive la Flc - è che arrivi una convocazione direttamente alla firma, quando le richieste già formulate al tavolo e poi per iscritto non sono state prese in considerazione. Ci riferiamo in particolare alla struttura della tabella relativa alla "produttività collettiva". L'impressione è che l'Istat non voglia veramente arrivare a un accordo con le organizzazioni sindacali".
 

"Nell'ipotesi di accordo sul 2012 e 2013 poi ci sono elementi aggravanti - continua il sindacato - visto che, invece di replicare l'impianto del 2011, com'era logico, si supera totalmente l'impostazione che era stata faticosamente costruita all'Istat e che distingueva tra produttività collettiva, legata ai risultati delle macro-strutture, e produttività individuale, da attribuire solo, come previsto dalla legge, in presenza di economie aggiuntive e in base ai parametri contrattuali. E' inoltre incognito il destino dei I-III, che non sono previsti all'interno dell'ipotesi di accordo su 2012 e 2013, a differenza del 2011".

Secondo la Flc, inoltre, l'ipotesi di accordo su 2012 e 2013 "non contiene alcuna distribuzione del fondo concordata con le organizzazioni sindacali, ma solo un 'consuntivo' di quanto già speso, mentre i residui a qualsiasi titolo sono immediatamente contabilizzati come 'produttività collettiva e individuale': non ci risulta un procedimento corretto", afferma il sindacato che continua inoltre a chiedere di "correggere il bando relativo all'articolo 42, in particolare sulla questione della decorrenza giuridica e economica delle indennità, che deve essere il 1° gennaio 2015".

Per questo la FLC CGIL, in assenza di segnali da parte dell'amministrazione, non andrà il 3 settembre alla firma sull'anno 2011 e tanto meno sul 2012 e 2013. Inoltre dopo la pausa estiva "sarà necessario riprendere il confronto in assemblea con tutti i lavoratori per capire come provare a sbloccare la situazione", avverte il sindacato, secondo cui "desta ovviamente enorme preoccupazione l'assenza di passi avanti su tutte le altre questioni, a cominciare dalla possibilità di incrementare il fondo per il 2015".