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Il Tirreno-Maturità, tanti interrogativi senza risposta

SCUOLA/L'INTERVENTO "Maturità, tanti interrogativi senza risposta" prof. Mario Orsini insegnante matematica e fisica al Liceo Cecioni "SI NAVIGA a vista, con scarse certezze e tanti punti inte...

17/12/2001
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Il Tirreno

SCUOLA/L'INTERVENTO
"Maturità, tanti interrogativi senza risposta"

prof. Mario Orsini insegnante matematica e fisica al Liceo Cecioni

"SI NAVIGA a vista, con scarse certezze e tanti punti interrogativi. La scuola italiana, non è una novità, ma ora forse si sta esagerando - sta attraversando un periodo un pò "travagliato".
Affermazioni e smentite si accavallano la une sulle altre sulle tematiche più di parate, in un balletto, difficilmente decifrabile, anche da parte di chi a questo andazzo è ormai abbondantemente vaccinato.
Le famose "circolari ministeriali" sembrano essersi improvvisamente dissolte nel nulla. Così i "messaggi" arrivano, direttamente nelle nostre case, tramite i quotidiani o, sempre più spesso, ben veicolati e addolciti, via "etere". Cambiamenti "epocali", straordinarie novità, "Rivoluzioni copernicane" diventano quindi patrimonio di tutti, almento per qualche giorno.
Poi come per incanto si dissolvano come neve al sole. Pensiamo agli Esami di Stato. A poco più di sei mesi dal loro inizio, nessuno, neppure tra gli operatori più attenti e navigati, ha ancora chiaro quale tipo di prova dovranno sostenere gli allievi. In questo ultimi mesi su questo argomento è stato detto tutto il contrario di tutto.
Dubbi e perplessità hanno ampio diritto di cittadinanza anche nella testa di chi si sforza, in tutti i modi, di capirci qualcosa. Le domande senza risposta sono davvero tante. Ci saranno solamente commissari interni o anche esterni? Il presidente guiderà una o molte commissioni? Gli allievi potranno ancora scegliere tra saggio breve, articolo di giornale...oppure si ritornerà al classico tema di qualche annetto? La terza prova continuerà ad essere proposta ed avere la stessa tipologia anche con l'eventuale presenza di solo membri esterni? Se sì per quale ragione? Gli alunni sosterranno anche il colloquio o solamente le prove scritte? La materie d'esame riguarderanno tutte le discipline dell'ultimo anno di studi o parte di esse? Il Punteggio finale sarà ancora in centesimi? Prove scritte, orali e crediti scolastici avranno ancora lo stesso peso specifico oppure si punterà anche su qualche altro parametro? Il documento del "quindici maggio", che ha come prerogativa quellla di fornire iun quadro esaustivo sulla classe nonchè sull'articolazione dei programmi svolti, ai commissari esterni, sarà ancora utile anche la presenza di soli membri interni? In questa ridda di ipotesi non mancano - e le loro fila, giorno dopo giorno, si stanno ingrossando - coloro che su questo modo di procedere, da parte ministeriale, hanno una propria "radicale" chiave di lettura.
Chiave di lettura riassumibile: "se l'obiettivo è l'affossamento della scuola in generale e di quella pubblica in particolare questo modo di agire non deve meravigliare nessuno. Anzi la strategia è proprio quella giusta e il disegno complessivo ben architettato!" Noi su questa interpretazione abbiamo qualche legittimo dubbio. Però a essere sinceri, qualche volta ci frulla per il cervello che la verità, spesso, si canalizza anche nei ritrovi più impensati!
E voi cosa ne pensate?