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Il Nuovo-Roma-Impreparati all'anticipo scolastico

Impreparati all'anticipo scolastico Il sindaco Veltroni pone l'alt: sarebbero circa settemila i nuovi bambini iscritti alle materne ed elementari e il Comune di Roma è impreparato ad accoglierli...

22/05/2002
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Il Nuovo

Impreparati all'anticipo scolastico

Il sindaco Veltroni pone l'alt: sarebbero circa settemila i nuovi bambini iscritti alle materne ed elementari e il Comune di Roma è impreparato ad accoglierli tutti. Colpa della riforma Moratti.
di Giancarlo Castelli
ROMA - Ingresso anticipato per materne ed elementari? Una jattura, secondo il Comune. L'ipotesi contenuta nella riforma Moratti, ancora in discussione al Senato, che prevede l'iscrizione scolastica, sin dal prossimo settembre, per bambini di due anni e mezzo alle materne e per quelli che hanno compiuto cinque anni e mezzo alle elementari, rischia di trovare impreparati gli enti locali e, in particolare, la Capitale, dove l'incremento demografico è maggiore che altrove.

Le cifre parlano chiaro. Secondo uno studio effettuato dal Comune, se passasse la riforma ci sarebbero circa 7.300 nuovi iscritti in più. Oltre 3.700 per le materne, 3.500 circa per le elementari. Vale a dire, rispettivamente, 122 e 142 nuove sezioni scolastiche. Per un costo aggiuntivo di circa 18 milioni di euro. "Una spesa che non potremmo sopportare - spiega preoccupato il sindaco Veltroni - abbiamo già investito molto, triplicando i fondi per l'edilizia scolastica che adesso, a Roma e nel Lazio, ha raggiunto una situazione accettabile".

A rincarare la dose, anche l'assessore capitolino alle politiche educative, Maria Coscia: "Anticipare gli ingressi è un'ipotesi impraticabile". A conferma di ciò, aggiungono gli amministratori, le lunghe liste d'attesa già esistenti per le strutture materne comunali. I nuovi iscritti andrebbero ad ingrossare l'esercito formato dalle migliaia di bambini che ancora non riescono ad avere accesso alla scuola materna. Le preoccupazioni del sindaco sono condivise anche dal segretario della Cgil-Funzione Pubblica del Lazio, Giulio Ermini: "Stiamo parlando di una riforma, che si vuole far entrare in vigore già dal prossimo anno scolastico, per la quale non esiste ancora un finanziamento. Gli enti locali non hanno risorse sufficienti alla domanda che verrebbe a creare".