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Il Nuovo-Il ministro Moratti ha paura di incontraci

"Il ministro Moratti ha paura di incontraci" Gli studenti del Liceo Tasso, al quinto giorno di digiuno, hanno manifestato davanti a Montecitorio. Contestano la decisione del ministro dell'Istruzi...

24/11/2001
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Il Nuovo

"Il ministro Moratti ha paura di incontraci"

Gli studenti del Liceo Tasso, al quinto giorno di digiuno, hanno manifestato davanti a Montecitorio. Contestano la decisione del ministro dell'Istruzione di rifiutarsi di parlare con loro.
di Barbara Acquaviti
ROMA-Mostrano un cartello. Sopra c'è scritto "quinto giorno di digiuno". Jacopo, Anita, Francesco e Flavio soltanto da un paio di giorni hanno cominciato a bere succhi di frutta e cappuccino. In rappresentanza dei loro compagni del Tasso (in 43 stanno digiunando) e di tutti gli altri studenti d'Italia che contestano la riforma della scuola, oggi hanno portato la loro protesta nella piazza di Montecitorio.

Stanno in piedi, spiegano, a fatica. Ma vogliono lanciare un messaggio al ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, chiederle perché, come ha dichiarato ieri alla Camera il sottosegretario Valentina Aprea, si rifiuta di incontrarli. Loro, una spiegazione, ce l'hanno: "Ha paura di essere contestata. Teme - dice Jacopo - di sentirsi dire che questo Governo sta facendo cose ingiuste. Perché concede soldi alla scuola privata mentre, nella finanziaria, taglia i fondi a quella pubblica. Perché stabilisce la possibilità di assunzione nelle private di insegnanti senza abilitazione e vuole ripristinare le scuole di formazione professionale, una sorta di istituti di serie B".

I ragazzi rivendicano la loro scelta di portare avanti una protesta non violenta "che - dice Francesco - non può essere considerata come una forma di ricatto. Vogliamo dire al ministro che soltanto lei può saziare la nostra fame dialogando con noi".

Gli studenti non chiedono alla responsabile dell'Istruzione "di varcare la soglia del Tasso" ma di accettare l'incontro con una delegazione di studenti e professori. E, in caso contrario, il digiuno continuerà. A oltranza. Anche quando, martedì, terminerà la loro occupazione. "Da quel giorno - spiega Jacopo - torneremo sui banchi di scuola a stomaco vuoto, a meno che non cambi qualcosa".

A sostenere i ragazzi c'è anche il deputato verde Paolo Cento. "Se il ministro Moratti continuerà a rifiutarsi di parlare con loro - dichiara - noi chiederemo che venga rivista la sua posizione di responsabile dell'Istruzione".

In piazza c'è anche Caterina. E' la madre di Livia, anche lei studentessa del Tasso a digiuno da cinque giorni. "Non ha importanza - spiega - che io sia d'accordo o meno con le motivazioni della loro protesta. Sono dei ragazzi responsabili. Ciò che conta è che si stanno impegnando a discutere di argomenti che ritengono importanti e che cerchino di parlarne con le istituzioni".


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