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Il ministro:«Meno compiti e più letture per le vacanze»

Carrozza agli studenti:chiedetelo ai professori così migliora la cultura

22/12/2013
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Il Messaggero

ROMA Meno compiti, più letture. La ricetta è semplice, ed è un cavallo di battaglia per il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, che ora lo ripropone anche per le vacanze di Natale. «Ragazzi chiedete ai professori di darvi meno compiti», ha detto ieri a Pisa, davanti a duemila studenti riuniti in occasione di un'iniziativa contro l'abuso di alcol tra i giovani. La reazione a queste parole: un boato di entusiasmo. «Chiedete di farvi dare più letture - ha aggiunto il ministro - perché leggere un libro significa avere consapevolezza nei confronti della cultura e può essere un gesto d'evasione importante per la crescita degli individui senza ricorrere a scorciatoie come lo sballo per sentirsi più grandi o stare meglio insieme agli altri».
Leggere per crescere, insomma, ma anche per essere più forti rispetto ad altre tentazioni. Un consiglio che ripropone il tema dell’utilità dei compiti durante le vacanze. Un dibattito d’attualità, non solo in Italia. Perfino il presidente francese Francois Hollande ha criticato, tempo fa, l’eccesso di compiti a casa. Ma è negli Stati Uniti che si discute da tempo di quale sia il punto d’equilibrio. La National Education Association americana raccomanda di assegnare agli studenti un carico di compiti a casa crescente, con la regola dei “dieci minuti”. In prima classe, i compiti devono impegnare per soli 10 minuti, che diventano 20 in seconda. E così via, fino a due ore per i maturandi. Una tabella che il New York Times ha sbattuto in prima pagina. Una ricerca della Johns Hopkins University di Baltimora difende invece i compiti durante le vacanze: il 66% degli insegnanti – sostiene - impiega a settembre almeno tre settimane di ripasso per riportare i ragazzi agli standard dell’anno prima.
Con il ministro si è schierato un insegnante “eccellente” Marco Lodoli, più noto come scrittore. «La mole di compiti sui ragazzi è immensa - sostiene Lodoli -. Una mole cui non corrisponde neanche un grande risultato in termini di apprendimento».
CONCERTI E MUSEI
Sì ai compiti a casa, ma con equilibrio, è la “campana” dei genitori. «Pensiamo che una giusta razione di compiti vada data - sostiene Fabrizio Azzolini, presidente dell’Age, l’Associazione italiana dei genitori -. Dobbiamo educare i ragazzi a fare i compiti e a farli con gioia. Ma non sono le vacanze che possano far sì che uno studente diventi più bravo».
«Credo - è il consiglio “alternativo” di Maria Chiara Carrozza - che le vacanze di Natale siano il momento ideale per visitare le città d'arte, le mostre e i musei preparandosi bene, leggendo e approfondendo il contesto storico e culturale nel quale sono inserite. Raccomando anche di andare a seguire concerti, di ascoltare la musica classica e contemporanea. In generale le vacanze sono un momento ideale per leggere romanzi e anche per riflettere sulle scelte da compiere, soprattutto per i ragazzi che si trovano negli ultimi anni dei corsi di studi e devono scegliere i loro percorsi futuri». Compiti? Sì, ma immersi nella vita.
Alessia Camplone


 


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