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Il Messaggero - Lezioni stop, tutti in piedi:in cattedra sale l'ospite vip

Lezioni stop, tutti in piedi: in cattedra sale l'ospite vip Da Destra e da Sinistra politici e ideologi nei licei di GERMANA CONSALVI Innanzitutto "no alla riforma Moratti e no alla guerra". E...

19/11/2001
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Il Messaggero

Lezioni stop, tutti in piedi:
in cattedra sale l'ospite vip
Da Destra e da Sinistra politici e ideologi nei licei

di GERMANA CONSALVI

Innanzitutto "no alla riforma Moratti e no alla guerra". E poi confronti sulla giornata della disobbedienza civile, conferenze su globalizzazione, corsi di pittura, documentari sul G8 di Genova. Sono in fermento gli studenti romani: il 'Tasso" è in autogestione, il 'Mamiani" lo sarà da domani, il 'Righi" è in occupazione. Ieri al liceo scientifico 'Gullace" di Cinecittà, lezioni interrotte per far posto alla proiezione del video "Genova per noi" durante un'assemblea. La disobbedienza alla guerra ieri ha fatto discutere i ragazzi del liceo classico 'Augusto", mentre al 'Socrate" di circonvallazione Ostiense è stato occupato il primo piano.
Impegno e determinazione a mille, nel liceo classico Tasso di via Sicilia, in autogestione da mercoledì scorso "in segno di dissenso nei confronti della politica scolastica del governo che prevede tagli ai finanziamenti per la scuola pubblica, sovvenzionamento di quella privata, e dell'intervento militare italiano nella guerra in Afghanistan". L'iniziativa andrà avanti fino al 21 e coinvolge anche molti professori: "Non è una vera autogestione, piuttosto una sospensione della didattica", chiarisce Lorenzo, 16 anni, I liceo. Cosa contestate della riforma scolastica? "Soprattutto - risponde Lorenzo - l'incombenza della scuola privata, che loro vogliono rendere possibile a tutti. C'è il rischio che la scuola pubblica scompaia". In 525 hanno votato a favore dell'autogestione, mentre in 211 avrebbero preferito l'occupazione. Il calendario è rigoroso: "Alle 8,30 c'è la riunione dell'assemblea di gestione - spiega Maria Ginevra, 16 anni - Dura un'ora e decidiamo i gruppi di studio, che si fanno dalle 9,30 fino alle 12. Dalle 15 c'è assemblea fino alle 18, poi riunione per i gruppi di studio". Su cosa? "Rassegna stampa dall'11 settembre a oggi, sulla riforma Moratti, filmati sul G8, sull'Afghanistan". Rivendicano, gli studenti, l'assoluta non appartenenza a nessun partito politico, e lo sottolineano sciorinando il 'trasversale" elenco di ospiti alle loro assemblee-dibattito: da Lucio Caracciolo, direttore di Limes, al giornalista Giulietto Chiesa, da Sandro Curzi, direttore di Liberazione, a Lanfranco Pace de Il Foglio, da Sergio Trippodo del Manifesto, Fabio Sabbatani Schiuma, vicepresidente del Consiglio comunale, intervenuti giovedì scorso all'assemblea sul 'dopo l'11 settembre". Domani riflettori puntati sui 'conflitti d'interesse": i ragazzi ne discuteranno con Paolo Flores d'Arcais, direttore di MicroMega, Marco Rizzo dei Comunisti Italiani, con Galapagos del Manifesto, Aldo Di Lello e Cristina Clarizia del Secolo d'Italia. Mentre martedì il dibattito ruoterà dalla globalizzazione all'omosessualità. Ospiti: Toni Negri ("l'abbiamo contattato attraverso conoscenze..."), Daniele Capezzone, segretario dei Radicali, Ramon Mantovani di Rifondazione comunista e Franco Grillini, parlamentare nonché presidente di Arcigay. Tanto impegno, ma anche relax giocando a pallone in palestra e suonando la chitarra. E i genitori cosa dicono? "Capirai, i miei hanno fatto il '68...", mormora Lorenzo. Stefano, 17 anni, III liceo, spiega che la mobilitazione andrà avanti "all'esterno insieme ad altre scuole". Cioè? "Pensiamo a cortei, sit-in, blocchi stradali, e perfino a un digiuno".
Tutt'altra atmosfera allo scientifico Righi, "okkupato per protestare contro l'intervento armato in Afghanistan, contro il Governo, contro le politiche internazionali e contro l'attuale sistema scolastico-universitario". "All'interno della struttura favoriamo la socializzazione e la crescita della cultura e della coscienza critica individuale", recita un volantino attaccato al portone di via Boncompagni. Socializzazione, ma con un po' di nervosismo e con il portone sbarrato "agli esterni perché stiamo organizzando i punti della piattaforma, dobbiamo vedere cosa sta succedendo a via Campania (occupato il secondo piano, ndr), comunque sta andando bene, di notte restano in media 60 ragazzi...". Al liceo classico Mamiani, domani inizierà una settimana di autogestione "con studio alternativo ai programmi e controinformazione, corsi sulla cultura islamica...". Il discorso è interrotto bruscamente da un ragazzo; se la prende con gli studenti che parlano con la cronista, poi sbotta: "Non ci piace come voi giornalisti fate controinformazione, andate via". La maggior parte degli studenti viene a scusarsi, dissociandosi da tanta scortesia. Lorenzo, 18 anni, spiega che ci saranno due conferenze al giorno, domani con Curzio Maltese sulla situazione mondiale dopo l'11 settembre. Siete divisi? C'è chi lo ammette, tutti d'accordo su un punto: da domani autogestione.