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Il Mef dà il via libera a 53 mila nuovi prof. Ma mancano i candidati

La ragioneria dello Stato autorizza 5.000 posti in meno di quelli chiesti dal Miur per via del calo demografico. Ma, anche con questa limatura, c’è il rischio che molte cattedre restino scoperte. Soprattutto al Nord

30/07/2019
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Corriere della sera

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite la Ragioneria Generale dello Stato, ha dato il via libera all’assunzione di 53.627 docenti, cinquemila in meno dei 58.627 inizialmente richiesti dal ministro Marco Bussetti. La differenza - spiegano dal Mef - è dovuta al fatto che la prima formulazione non teneva conto della marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni connessa con il calo della natalità: solo negli ultimi quattro anni si sono persi 200 mila alunni e nei prossimi cinque ne sono previsti altri 370 mila in meno. Ma anche con questa limatura, c’è da chiedersi quante di queste caselle verranno effettivamente riempite visto che già a settembre 2018 più della metà delle immissioni in ruolo sono andate deserte per mancanza di candidati (quelle autorizzate erano 57 mila; quelle effettuate sono state solo 25 mila), mentre i nuovi concorsi ordinari promessi dallo stesso Bussetti mesi fa continuano a slittare.

Buchi in organico

«Il nostro obiettivo è la lotta al precariato. Siamo quasi pronti con il bando per la scuola d’infanzia e la primaria. Scuola media e superiore, entro l’estate: verso luglio. In autunno inizieranno le procedure concorsuali». Così assicurava il ministro qualche mese fa. Sono passati tre mesi e del bando per 17 mila maestre d’asilo e elementari non c’è ancora traccia: dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Quanto ai nuovi prof delle medie e delle superiori, l’unica cosa certa è che i posti per i laureati si sono dimezzati: 24 mila contro i 48 mila originariamente previsti perché l’altra metà andrà ai precari con più di 36 mesi di servizio. E comunque, per gli uni e per gli altri, il bando è stato rinviato alla fine dell’anno. Bene che vada, quindi, i vincitori dei concorsi potranno salire in cattedra a settembre 2012. E nel frattempo? E nel frattempo siccome soprattutto al Nord le graduatorie di alcune classi di concorso molto richieste come matematica alle medie ma anche italiano e sostegno sono esaurite da tempo, i sindacati prevedono per il prossimo settembre un autentico boom di supplenti: 150-170 mila. Il tutto mentre la Commissione europea nei giorni scorsi ha deciso di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per abuso di contratti a termine.


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