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Il Mattino-Regioni uno stop alla riforma Moratti

Regioni uno stop alla riforma Moratti DANIELA DE CRESCENZO Tutti in classe, ma in un clima rovente. A metà gennaio potrebbe arrivare in Parlamento la proposta di riforma della scuola del ministro...

08/01/2002
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Il Mattino

Regioni uno stop alla riforma Moratti
DANIELA DE CRESCENZO
Tutti in classe, ma in un clima rovente. A metà gennaio potrebbe arrivare in Parlamento la proposta di riforma della scuola del ministro Moratti e studenti e insegnanti giurano che il dibattito non si svolgerà in sordina. Il 10 gennaio ci sarà l'incontro del Ministero con gli assessori regionali all'Istruzione: del settore è responsabile la campana Adriana Buffardi che già è scesa sul piede di guerra: "Avevo chiesto un incontro fin dal giugno scorso - spiega l'assessora - ma finora siamo stati ricevuti solo dal sottosegretario, Valentina Aprea. Eppure noi tutti, sia gli assessori del centrosinistra che quelli del Polo, abbiamo più volte sottolineato che il documento Bertagna lede le competenze delle Regioni, disegnando un sistema comprensivo del segmento della formazione senza aver mai aperto un confronto con le amministrazioni Regionali che ne detengono la competenza. All'ordine del giorno del prossimo incontro ci sarà il riordino dei cicli, ma questo mi sembra riduttivo. C'è un problema di rapporti istituzionali: sembra che si vogliano sopprimere le Regioni". Entro gennaio la Campania organizzerà un forum sulla scuola pubblica.
Cgil-Cisl-Uil, dal canto loro, hanno organizzato per il 12 gennaio a Palermo una manifestazione per rivendicare una politica di sostegno al Mezzogiorno: "Non mancheranno rappresentanti del mondo della scuola e della formazione - spiega Ciro Di Francia responsabile del settore della Cisl Campania - perchè noi riteniamo che proprio attraverso la formazione sia possibile dare risposte positive alla disoccupazione giovanile". Per il 15 febbraio sono previsti uno sciopero e una manifestazione di Cgil-Cisl-Uil per il rinnovo del contratto, e fino a quella data ci saranno assemblee in tutti gli istituti.
Sul fronte degli studenti si accavallano proposte e progetti: la Confederazione degli Studenti ha organizzato per il 26 novembre a Napoli i "Contro Stati Generali" che si terranno nel Palazzo di Vetro della Federico II in via Marina. Sono stati invitati tutti: dal ministro, che ha già annunciato la sua defezione e il probabile invio di un sottosegretario, Valentina Aprea o Stefano Caldoro, ai rettori delle maggiori università, ai presidenti delle consulte degli studenti (già una trentina hanno detto sì). Dal canto loro i 109 presidenti delle Consulte che hanno partecipato agli Stati Generali di Roma, riferiranno alle assemblee provinciali per decidere le prossime iniziative. A Roma il fronte dei "presidenti" è sembrato spaccato, anche se la maggioranza ha dato vita a un'accesa contestazione al ministro e al presidente del Consiglio. Che cosa accadrà alla ripresa delle lezioni? La storia è ancora tutta da scrivere anche se sembra evidente che, forse per la prima volta nella storia del movimento studentesco, gli organismi elettivi nelle scuole stanno assumendo una reale rappresentanza dell'universo giovanile. E paradossalmente questo accade proprio nel momento in cui il ministro ne mette in forse la sopravvivenza.


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