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Il Mattino (Napoli) - IL SINDACO: PERCHÉ IL GOVERNO NON SI CONFRONTA?

IL SINDACO: PERCHÉ IL GOVERNO NON SI CONFRONTA? I controstati degli studenti: "No alla riforma, prof e rettori condividono le nostre proposte" La protesta non solo in piazza ma, per la Confeder...

28/01/2002
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Il Mattino

IL SINDACO: PERCHÉ IL GOVERNO NON SI CONFRONTA?
I controstati degli studenti: "No alla riforma,
prof e rettori condividono le nostre proposte"

La protesta non solo in piazza ma, per la Confederazione degli studenti il luogo deputato per manifestare contro la Riforma è intorno ad un tavolo messo a disposizione dalla Facoltà di Giurisprudenza, meglio se affollato da nomi prestigiosi della politica e della cultura accademica. Sono iniziati così, con il saluto del sindaco Iervolino i "Contro Stati Generali" che hanno registrato l'adesione di docenti e rettori delle Università di Napoli e provincia. C'erano 530 eletti nelle Consulte provinciali e nei CdA e nei Senati Accademici. Oltre alla Iervolino sono intervenuti il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio ("gli studenti hanno dimostrato di essere più maturi del ministro. Io sarò il portavoce del loro dissenso e delle proposte per rendere scuola ed università più vicine alle loro esigenze"), l'assessore regionale all'Università, Luigi Nicolais, l'assessore alle politiche giovanili del Comune, Casimiro Monti, i rettori Guido Trombettti (Federico II), Raimondo Pasquino (Università di Salerno), Gennaro Ferrara (Istituto Universitario Parthenope), Pasquale Ciriello (Istituto Orientale). Testimonial d'eccezione: Pappi Corsicato, Rosaria De Cicco, Edoardo Bennato e Gianni Simioli.
"Quando ero ministro dell'Istruzione - ha detto 'Rosetta' - aprii un tavolo di concertazione con gli studenti. Mi dispiace che, per la prima volta, vengono estromessi dal confronto perchè il governo non vuole dialogare con loro". "È un primo risultato - ha detto Francesco Borrelli, presidente della Cds - rettori e docenti hanno condiviso molti punti della protesta, giudicando positivo il metodo. Occorrono proposte concrete contro la divisione 'classista' tra l'avviamento professionale e l'elite dirigenziale, una scelta da compiere a 12 anni... Poi ci sono i tagli della Finanziaria sul diritto allo studio e i finanziamenti agli atenei". Ha concluso il sottosegretario all'Istruzione Stefano Caldoro: "La scuola è un bene di tutti e va garantito il diritto alla formazione ed al sapere, quindi dobbiamo ampliare gli spazi di dialogo e confronto. Enti locali, governo e docenti devono assumersi le loro responsabilità per migliorare il sistema scolastico".

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