FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3765221
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Mattino - Le novità tra i banchi

Il Mattino - Le novità tra i banchi

LE NOVITÀ TRA I BANCHI ELENA ROMANAZZI L giorno dopo il varo della riforma della scuola si studiano uno per uno gli articoli, si pensa ai programmi, si guarda all'organico dei docenti che deve e...

04/02/2002
Decrease text size Increase text size
Il Mattino

LE NOVITÀ
TRA I BANCHI
ELENA ROMANAZZI
L giorno dopo il varo della riforma della scuola si studiano uno per uno gli articoli, si pensa ai programmi, si guarda all'organico dei docenti che deve essere ridotto da una parte (tagli imposti da Tremonti e già avviati) e potenziato dall'altra. Le regioni cominciano a fare i conti di quanto inciderà l'ingresso anticipato a scuola, sia per la materna sia per le elementari, che comporterà inevitabilmente la creazione di nuove classi, la necessità che siano nuovi docenti, altro personale Ata. E proprio sul passaggio anticipato tra asili nido e scuole d'infanzia nutre qualche perplessità, il presidente della commisione parlamentare per l'Infanzia, Maria Burani Procaccini di Fi: "L'anticipo per l'asilo - spiega - è un aspetto della riforma che va approfondito, piena approvazione per la possibilità che viene offerta per la scuola elementare". Gli studenti sono preoccupati. E il cammino sarà lungo e complesso.
I primi guai
Potrebbero venire dall'opposizione. Le critiche sono durissime. E oltre all'annuncio fatto da Luigi Berlinguer che in Parlamento la battaglia sarà durissima si è aggiunta ieri una questione tutta nuova sull'effettiva costituzionalità della legge. Sono due i nodi della riforma sui quali si potrebbe - secondo indiscrezioni - sollevare eccezioni di incostituzionalità: l'affidamento di una quota dei programmi scolastici alle regioni (anche se questa ipotesi è contenuta già nella legge sull'autonomia scolastica) e il passaggio dalle regioni allo Stato della formazione professionale. Quest'ultima eccezione la potrebbero sollevare gli stessi presidenti delle Regioni che già in corso di stesura si sono lamentati del mancato coinvolgimento nella discussione.
Addio Bertagna
Del lavoro della commissione, presieduta da Giuseppe Bertagna, è rimasto ben poco. Il pedagogista di Bologna fa un passo indietro e preferisce non entrare nel merito della riforma come è stata presentata ieri. "Noi siamo tecnici - spiega - ci hanno chiesto di formulare delle proposte, il resto è competenza dei politici. Si tratta, però, di un traguardo importante, ed ora il bibattito parlamentare potrà ancora arricchire il progetto". Più loquoce e agguerrito invece Silvano Tagliagambe, membro della commissione: "Questa sarebbe la più grande riforma dopo quella di Gentile? A me non sembra proprio, resta la situazione attuale con qualche miglioramento". "Hanno smantellato - spiega Tagliagambe - tutto il lavoro che è stato fatto, dall'ipotesi di continuità tra elementari e medie alla divisione dei bienni, trasformata in una sorta di caricatura, che aveva lo scopo di caratterizzare la carriera scolastica". C'è poi il nodo della formazione professionale che "così come è stata formulata dà ragione a critici su un canale che diventa ora di serie b".
I dati Ocse
I risultati dell'indagine pubblicata lo scorso dicembre sono stati più volte menzionati dal ministro della Pubblica Istruzione Moratti. Secondo l'indagine gli studenti italiani di 15 anni sono al 20. posto nella comprensione di un testo nella propria lingua, al 26. posto per quanto concerne la preparazione e lo studio della matematica, e al 23. posto per quanto concerne la preparazione in scienze. Livelli bassi ai quali il ministro vuole porre rimedio attraverso un alto livello di formazione professionale dei docenti e una valutazione sistematica dell'apprendimento all'interno delle scuole. Gli studenti guadagneranno punti in Europa? Per il professor Tagliagambe così è stata concepita non modificherà la situazione, "si doveva incidere fortemente sulla scuola secondaria di primo grado, raccordandola con la quinta elementare".