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Il Mattino - Le novità sulla valutazione

LA NOVITÀ BEATRICE RUOCCO Scuole italiane sotto esame. Il 15 marzo partirà il progetto-pilota di valutazione degli istituti messo a punto dalla commissione ministeriale presieduta dal professor ...

13/02/2002
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Il Mattino

LA NOVITÀ
BEATRICE RUOCCO
Scuole italiane sotto esame. Il 15 marzo partirà il progetto-pilota di valutazione degli istituti messo a punto dalla commissione ministeriale presieduta dal professor Giacomo Elias. Sono 2.500 le scuole coinvolte nel progetto, tra elementari, medie e superiori e l' obiettivo sarà quello di fornire dati utili per la messa a punto del sistema di valutazione nazionale. Ci saranno due distinte fasi: prima di tutto, una valutazione dell' apprendimento degli alunni attraverso un questionario a risposta multipla per saggiare le competenze di italiano e matematica, questionari calibrati per ogni ordine di scuola che perverranno poi ad un centro di raccolta per la rielaborazione dei dati. Le prove saranno effettuate nelle quinte elementari, nelle terze medie e nel secondo anno delle superiori.
Il secondo momento di verifica riguarderà l' efficienza organizzativa della scuola. Ogni istituto, di ogni ordine e grado, dovrà compilare un questionario riguardante l' offerta formativa: corsi di recupero, attività integrative, lingue straniere, laboratori, insomma tutto quello che si concretizza nell' istituto.
Il sistema di valutazione dovrà, poi, fornire ogni anno al ministero indicazioni chiare per migliorare il sistema educativo.
In Italia, dunque, approda il sistema della valutazione anche se in ritardo rispetto alla Francia, alla Gran Bretagna e alla Svezia dove la presenza di politiche valutative del sistema educativo si realizzano da oltre dieci anni (addirittura in Svezia se ne trova traccia sin dal 1820). Claude Thèlot, presidente dell' Alto consiglio sulla valutazione della scuola francese, creato dal ministro dell' Istruzione Lang, spiega perchè è importante il processo di valutazione: "Per fornire strumenti agli insegnanti e ai dirigenti. Perchè la prima valutazione e la buona qualità complessiva dell' istruzione parte dalle classi". In Francia ci sono due strutture di valutazione, una interna al ministero dell' Istruzione ed una esterna, i Consigli di valutazione, costituiti per 1/3 da docenti e capi d' istituto, 1/3 da esperti stranieri ed 1/3 da politici, sindacalisti, comunque da persone esterne alla scuola. Si tratta di strutture pubbliche e ispirate dal principio che la valutazione deve essere il più possibile pluralista. "Nel nostro paese la valutazione non riesce a svincolarsi da una logica moralista e punitiva - spiega Paola Tonna, dell'Associazione professionale europea di formazione -Nemmeno le fallimentari vicende del concorsone berlingueriano hanno modificato quest' ottica sbagliata".