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Il Manifesto-Torte sul telefono-spia

Torte sul telefono-spia Bologna, contestato il forzista Garagnani. Ferito un dimostrante SARA MENAFRA Avrebbe dovuto presentare i risultati del primo mese di attività del telefono spia a...

11/12/2001
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il manifesto

Torte sul telefono-spia
Bologna, contestato il forzista Garagnani. Ferito un dimostrante
SARA MENAFRA

Avrebbe dovuto presentare i risultati del primo mese di attività del telefono spia a cui è possibile denunciare gli insegnanti che parlano male del governo Berlusconi. Invece ieri sera a Bologna il deputato di Forza Italia Fabio Garagnani si è beccato una torta di panna in piena faccia lanciata da uno degli studenti dello "Spazio sociale via Belmeloro" presenti nella sala del Baraccano per contestare l'iniziativa. Il ragazzo è poi finito all'ospedale con la testa rotta: un attivista di Forza Italia l'ha aggredito subito dopo il tiro spaccandogli in faccia un ombrello di legno. Solo a quel punto è intervenuta la polizia, portando fuori dalla sala il gruppetto di dimostranti.
Clima decisamente più rilassato nella scuola cattolica privata Villa Flaminia di Roma dove, sempre ieri, è intervenuto il vice presidente del consiglio Gianfranco Fini: "Le nozioni sono importanti per la formazione, ma prima o poi si dimenticano - ha osservato il vice premier - I valori invece rimangono per tutta la vita e non si comprano al mercato, ma si apprendono dalla scuola. Oggi solo la scuola cattolica si pone l'obiettivo di trasmettere questo tipo di istruzione". Durante l'iniziativa, organizzata per inaugurare una mensa della carità che dal 14 gennaio sarà aperta all'interno della scuola, il vice premier ha spiegato che: "Questo tipo di scuola non può essere solo dei ricchi. Ecco perché, attraverso il buono scuola, il governo, nel rispetto del principio della parità scolastica, intende favorire la libera scelta tra scuola pubblica e privata anche per le famiglie meno agiate per dare ai loro figli pari opportunità rispetto a quelle più benestanti". Se a Foligno si discute del futuro della formazione in Italia, dunque, la soluzione all'enigma pare essere già sul tavolo del governo pronta per essere messa in pratica entro la fine della legislatura, come ha ribadito ieri Gianfranco Fini. Del resto che la direzione degli interventi sia quella dei buoni scuola lo conferma anche il presidente della regione Lazio, anch'egli presente all'iniziativa. Francesco Storace, in barba a tutte le riforme religiose del XVI secolo ha spiegato: "L'Europa non è fatta solo di moneta ma anche di valori comuni. Chissà che non si riesca ad affermare la grande radice cattolica dell'Europa, l'identità del nostro continente". Il presidente della regione Lazio ha poi annunciato che la regione Lazio darà vita a una rassegna internazionale sul filone cattolico che lega i popoli d'Europa: "La cultura cattolica ha dato molto alla società: è bene che le istituzioni recepiscano quel che di meglio c'è. Ne è esempio la legge sugli oratori, con cui abbiamo voluto dare un segnale in controtendenza: la sinistra puntava più a finanziare i centri sociali".