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Il Manifesto-Sì a una manifestazione per la scuola

INSEGNANTI Sì a una manifestazione per la scuola * * * Noi ci stiamo! La proposta lanciata il 15 febbraio dall'Arci e da Legambiente Scuola, per una manifestazione unitaria a conclusione...

02/03/2002
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il manifesto

INSEGNANTI
Sì a una manifestazione per la scuola
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Noi ci stiamo! La proposta lanciata il 15 febbraio dall'Arci e da Legambiente Scuola, per una manifestazione unitaria a conclusione di un'ampia mobilitazione, è convincente ed opportuna. Oggi anche nel mondo della scuola si sta creando un movimento "autoconvocato" che coinvolge un numero crescente di insegnanti, di studenti di genitori. Il movimento degli studenti è stato protagonista delle autogestioni e delle manifestazioni autunnali. Il movimento degli insegnanti, pur frammentati nella loro rappresentanza sindacale, ha dimostrato la sua autonomia con la partecipazione alla manifestazione delle rappresentanze di base e allo sciopero del 15 febbraio, revocato in modo incomprensibile da Cgil, Cisl, Uil. Ora è il momento di coinvolgere la società civile. L'istruzione è uno dei diritti fondamentali dei cittadini oggi messo in discussione dall'offensiva liberista portata da questo governo attraverso il taglio delle risorse e la controriforma proposto dalla Moratti. Anche noi pensiamo che la mobilitazione debba utilizzare tutte le scadenze previste e che debba avere un carattere unitario e trasversale.Questo vogliono oggi i cittadini. In quest'ottica è fondamentale il ruolo delle associazioni, che sono esse stesse società civile e possono essere sempre di più il nerbo del nuovo partecipazionismo politico. Le 60.000 firme raccolte per il referendum in Emilia Romagna contro la legge di parità regionale, le 35.000 raccolte recentemente per abrogare la legge regionale del Veneto, dimostrano, da una parte, il ruolo determinante, che hanno avuto nella raccolta le associazioni e i comitati aderenti al "Comitato nazionale per la Scuola della Repubblica", e, dall'altra, che la volontà di partecipazione dei cittadini in difesa dei diritti fondamentali, nella e della scuola, è forte e diffusa in tutti gli ambienti sociali. La mobilitazione unitaria deve perciò avere al suo centro la riproposizione del modello della Scuola della Repubblica inscritto nella Costituzione: una scuola laica, pubblica, pluralista, fondata sulla libertà d'insegnamento che abbia per finalità il libero sviluppo della personalità degli alunni e la loro formazione alla cittadinanza.Deve essere in grado di respingere l'attacco "globale" di chi vuole mercificare l'istruzione e disgregare il sistema scolastico nazionale per affidare la gestione delle scuole agli interessi economici locali.L'associazionismo scolastico deve rapportarsi al nuovo movimento protagonista delle mobilitazioni di questi giorni.Anche le manifestazioni devono mostrare il loro carattere nuovo. In vista della giornata nazionale di mobilitazione anche intorno alle scuole siano organizzati girotondi, come si è fatto intorno ai palazzi di giustizia, per chiedere "più scuola per tutti" per la società di oggi e di domani.
* * * Bruno Moretto, Antonia Sani, Marcello Vigli, il Coordinamento nazionale "Per la scuola della repubblica"