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Il Manifesto-Moratti mobilita tutti

Moratti mobilita tutti Il ministro, oggi a Firenze, accende la protesta di studenti e lavoratori RICCARDO CHIARI - FIRENZE Siamo o non siamo una repubblica delle banane?". Aspettando l'odierno ...

27/11/2001
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il manifesto

Moratti mobilita tutti
Il ministro, oggi a Firenze, accende la protesta di studenti e lavoratori
RICCARDO CHIARI - FIRENZE

Siamo o non siamo una repubblica delle banane?". Aspettando l'odierno arrivo di Letizia Moratti in Palazzo Vecchio per l'inaugurazione dell'anno accademico, gli studenti fiorentini hanno già rivolto la domanda a personaggi non certo in odore di comunismo come Antonino Caponnetto e Marco Travaglio, invitati venerdì scorso a Scienze politiche per affrontare alcuni temi di stretta attualità istituzionale. Ma lo stesso interrogativo si riflette a ben guardare nelle richieste dei giovanissimi, che negli ultimi giorni hanno deciso l'autogestione in alcuni istituti superiori. Per chiedere scuole meno fatiscenti (il tecnico Marco Polo), cucine pulite dove poter imparare il mestiere (l'alberghiero Saffi), e laboratori degni del nome.
Se poi gli effetti collaterali della guerra in Afghanistan hanno convinto all'autogestione il professionale Balducci di Pontassieve, per i 60mila universitari fiorentini c'è solo l'imbarazzo della scelta. Protestare contro la sempre più marcata privatizzazione di scuola e università? Oppure contro l'enorme buco dell'ateneo (166 mliiardi nel bilancio di previsione 2002, con un indebitamento stimato a 395 miliardi nel 2003) provocato dalle folli politiche del mattone dell'ex rettore, il faraone Paolo Blasi? Qualche risposta potrebbe arrivare oggi, nel giorno in cui l'arrivo del ministro Moratti sarà salutato da una manifestazione che si annuncia gigantesca.
Questa volta la protesta non arriva dai soli Studenti di sinistra, sempre puntuali - e puntualmente inascoltati - nel denunciare da anni le centinaia di miliardi spesi per il "polo sociale" in costruzione nell'area ex Fiat di Novoli, già criticato per le sue irrimediabili carenze logistiche dagli stessi, oggi pentiti, docenti. La contestazione unisce anche i collettivi di Scienze politiche, Filosofia e Psicologia (Lisc@assemblea studentesca). Poi la Rete dei collettivi degli studenti medi superiori.
Ma soprattutto c'è l'Rsu dei dipendenti dell'ateneo fiorentino, che insieme ai Cobas scuola spiegano perché saranno in piazza con i ragazzi: "Prima di tutto in difesa dell'articolo 18 delo Statuto dei lavoratori, e per sollecitare la chiusura del nostro contratto di lavoro che è in discussione da tempo. Poi contro la finanziaria del governo Berlusconi che prevede il blocco delle assunzioni. Infine perché vediamo giorno dopo giorno che gli atenei si stanno privatizzando".
Proseguono gli studenti: "Con la prossima costituzione delle Fondazioni, l'entrata nell'università degli istituti di credito e delle associazioni economiche come Confindustria e Camera di commercio finirà per colpire la libertà della didattica e della ricerca". Bocciata anche la strategia individuata dal nuovo rettore Augusto Marinelli per superare la crisi economica, definita in sostanza come un gioco delle tre carte.
Della quasi inesistente politica della casa parlano lucidamente gli studenti del network "Odissea per lo spazio". Quelli che sabato scorso hanno occupato un immobile in pieno centro storico, dopo aver inutilmente chiesto per mesi al comune degli spazi sociali. "Domani pomeriggio - spiega Isabella -andremo dai dirigenti dell'Agenzia regionale per il diritto allo studio. Loro gestiscono 900 posti letto, ma qui i fuorisede sono 20mila, quasi tutti costretti a pagare minimo mezzo milione al mese per una stanza in coabitazione. E invece di avviare strategie di autorecupero abitativo nei complessi di proprietà dell'ateneo, l'Ardsu pensa ora di abbandonare la gestione diretta di quel poco che ha, per diventare semplice mediatrice fra l'Università e le immobiliari private". E in questo caso il problema non tocca solo l'ateneo, ma anche gli enti locali. Regione in testa.


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