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Il Manifesto - La Chiesa va all'assalto

SCUOLA La Chiesa va all'assalto MARIA MANTELLO* Grazie all'acquiescenza di uno Stato sempre meno laico e sempre più disposto a subire l'ingerenza del Vaticano, in Italia si sta realizzando una...

13/11/2001
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il manifesto

SCUOLA
La Chiesa va all'assalto
MARIA MANTELLO*

Grazie all'acquiescenza di uno Stato sempre meno laico e sempre più disposto a subire l'ingerenza del Vaticano, in Italia si sta realizzando una vera e propria operazione di clericalizzazione, che avrà conseguenze gravissime. I campi d'azione vanno dai mezzi di comunicazione alla sanità pubblica. Ma il settore in cui la minaccia teocratica è più evidente sembra essere quello dell'istruzione. Non solo, infatti, si è provveduto a salvare dal fallimento la maggior parte delle scuole cattoliche, ma le si è riconosciuta una funzione di pari dignità.
Gli insegnanti di queste scuole devono infatti aderire per contratto all'impostazione ideologica dell'istituzione privata. Ma anche la stessa scuola pubblica sarà presto clericalizzata, e ciò accadrà nel giro di pochi anni se andrà in vigore il progetto di inserire in ruolo i docenti di religione cattolica. Questi attualmente insegnano una materia che è facoltativa e sono nominati dal Vicariato, ma retribuiti con il pubblico denaro. Presto verranno immessi in ruolo, e poiché alla Chiesa romana verrà lasciato il potere di "sollevarli" dalle cattedre di religione, essi rimarranno a carico dello Stato andando a ricoprire altri insegnamenti. Così la Chiesa nel giro di pochi anni, attraverso il progressivo accaparramento delle cattedre delle materie obbligatorie da parte di insegnanti cattolici "doc", potrà controllare dal di dentro la scuola statale.
Ma non è finita qui. Le mani sulla scuola pubblica avranno modo di estendersi meglio e di più, controllando anche coloro che proprio vorrebbero continuare a pensare liberamente. Il ministro Moratti, infatti, ha affidato al cardinale Tonini, la presidenza di una sorta di "commissione etica" che dovrebbe produrre un "codice comportamentale" che gli insegnanti dello Stato italiano dovrebbero essere chiamati a seguire. Mai nella storia della repubblica si era verificato che un diretto rappresentante del Vaticano venisse cooptato come sorta di "funzionario onorario" dello Stato repubblicano. C'è da preoccuparsi non poco, perché in tutto questo non si può non ravvisare un ritorno allo "Stato etico", al periodo precedente alla nascita della Repubblica, dove certamente libertà e democrazia non esistevano e dove ai sudditi qualcuno insegnava che si doveva "credere", "obbedire"... ed anche "combattere".
*Presidente sezione romana dell'Associazione nazionale del libero pensiero "Giordano Bruno"