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Il Giorno - Veti e litigi: battaglia prima di dire sì

Veti e litigi: battaglia prima di dire sì ROMA '#8212; E adesso tutti d'accordo e felici. La maggioranza fa quadrato sulla riforma della scuola varata ieri dal consiglio dei ministri, ma il lav...

02/02/2002
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Il Giorno

Veti e litigi: battaglia prima di dire sì

ROMA '#8212; E adesso tutti d'accordo e felici. La maggioranza fa quadrato sulla riforma della scuola varata ieri dal consiglio dei ministri, ma il lavoro di mediazione per conciliare le diverse posizioni non è stato facile. Gli scontri maggiori hanno riguardato alcuni punti sui quali si sono trovati in contrapposizione i partiti di governo. Il primo, ad esempio, è stato quello della conservazione del liceo di 5 anni che per An, e poi anche per Ccd-Cdu, era fondamentale. E l'hanno spuntata nonostante le resistenze, anche forti, di Forza Italia e Lega che procedevano per i 4 anni nella convinzione che l'indirizzo umanistico non sia più essenziale. Ma FI ha dovuto incassare anche un altro colpo: la conservazione dell'identità delle scuole elementari per la quale si sono battuti An con Ccd-Cdu, mentre gli Azzurri volevano un raccordo non solo didattico ma anche organizzativo e valutativo con le medie. Il presupposto della battaglia degli oppositori era che, secondo i dati Ocse, le nostre elementari sono le migliori primarie al mondo e quindi non c'era ragione di modificarle.
Forza Italia, invece, l'ha avuta vinta sulle valutazioni biennali che hanno suscitato forti perplessità sia a destra che tra i cattolici. Però quest'ultimo schieramento ha portato a casa il rafforzamento delle scuole medie con la revisione dei programmi e l'introduzione di una seconda lingua straniera.
Se sul doppio canale istruzione/formazione tutti i gruppi di maggioranza erano in sintonia, non altrettanto si può dire per il federalismo scolastico richiesto dalla Lega e accettato da An purchè non superi il 5-10% complessivo e previa affermazione del carattere "fondamentale" dell'impianto unitario e nazionale.
Sugli altri cardini della riforma i confronti sono stati meno netti e la mediazione ha trovato via facile. Così il collegamento con l'università soprattutto per i licei tecnologici e l'alternanza scuola/lavoro che nella proposta Bertagna non veniva precisato ma che, nella stesura finale, viene estesa anche al sistema dell'istruzione e in particolare a quella tecnologica ed economica.
Resistenze grosse ci sono state, da parte di Ccd-Cdu, per l'anticipo della scolarizzazione che alla fine si è concretizzato con la possibilità (lasciata alle famiglie) di inserire i piccoli alle elementari con due mesi d'anticipo.
s. m.


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