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Il Corriere della Sera-Il buono scuola della Regione adesso scopre il redditometro

Il buono scuola della Regione adesso scopre il redditometro Formigoni: il governo non ha varato alcun provvedimento per venirci incontro Buono scuola con il redditometro. Contestato com...

17/11/2001
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Corriere della sera

Il buono scuola della Regione adesso scopre il redditometro
Formigoni: il governo non ha varato alcun provvedimento per venirci incontro

Buono scuola con il redditometro. Contestato come iniquo, esaltato come strumento di libertà, il contributo regionale ai frequentatori degli istituti privati torna anche per l'anno scolastico 2001-2002. La formula, rispetto alla prima edizione, non appare rivoluzionata. Ma cambiata abbastanza da determinare una cauta apertura nei confronti del buono anche da parte dei Popolari, che al Pirellone siedono all'opposizione. In sostanza le novità sono due: per le famiglie con reddito fino a 30 milioni, la copertura del rimborso può arrivare fino alla metà della retta, anziché fino al 25 per cento. Inoltre, i tetti per avere diritto al buono non saranno più basati sulle fasce dell'anno scorso (60 milioni per ciascun componente della famiglia), ma sul redditometro governativo Ise (Indicatore della situazione economica). Il risultato, secondo il governatore Roberto Formigoni, è che ci sarà una "maggior attenzione alle famiglie meno abbienti, e una compressione della possibilità di ottenere il buono per quelle più agiate". Ma il presidente ha voluto rilanciare la palla nel campo del governo. Che è, e resta, amico. Ma fino ad oggi, dice Formigoni, "non ha varato alcun provvedimento per venirci incontro, anche se ha espresso apprezzamento per le nostre politiche scolastiche". E cosa avrebbe dovuto fare? Formigoni ne elenca due: "O il compimento della devoluzione, per girare alle Regioni competenze ma anche risorse. Oppure una legge ad hoc sulla scuola". E cioè? "Beh, per il secondo anno consecutivo noi svolgiamo un ruolo di supplenza rispetto a quello che dovrebbe essere un diritto garantito dallo Stato, la libertà di scelta dell'educazione". Ma l'orizzonte resta il passaggio delle competenze: "In Lombardia - ricorda il governatore - abbiamo vinto due elezioni con la devoluzione. Io, ma anche tutti i lombardi, ci attendiamo che venga attuata". Sul versante della scuola, significa "programmi fissati in parte a livello nazionale e in parte localmente. E poi, il superamento del valore legale del titolo di studio. Che è la premessa necessaria all'esaltazione della bontà della scuola e dell'università". L'assessore all'Istruzione Alberto Guglielmo ha risposto a chi sostiene che il buono sia un favore ai benestanti: "L'anno scorso il 75% dei fruitori venivano da famiglie con reddito entro i 30 milioni" per ciascun componente della famiglia. Inoltre, prosegue Guglielmo, "per le fasce più deboli il contributo sarà cumulabile con altre agevolazioni come il rimborso dei libri e dei mezzi di trasporto".
Il popolare Paolo Danuvola ritiene che le novità introdotte "dimostrano che Formigoni si è convertito sulla via dell'equità e che le nostre critiche non erano del tutto infondate". Ma per Rifondazione comunista il buono 2002 è soltanto "fumo negli occhi".