FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3895070
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il concorso per la scuola è una richiesta del PD

Il concorso per la scuola è una richiesta del PD

Giovanni Bachelet

31/08/2012
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Dopo aver proclamato il 12 agosto che fra le dieci priorità del PD c'è la "abolizione del Titolo Quinto della Costituzione" (non è in nessun documento o dichiarazione di vertice del PD ma corrisponde in compenso ad una bizzarra campagna estiva del Corriere), la Repubblica ha arruolato ieri i "dirigenti PD" fra i sostenitori della tesi secondo cui il concorso non andrebbe fatto e tutti i nuovi posti della scuola andrebbero ripartiti fra i "vincitori" del concorso del 1999 e i precari abilitati delle graduatorie ad esaurimento, non solo per il 2012-13, come sta avvenendo, ma anche per il 2013-14, e, presumibilmente, fino alla fine dei secoli. Perché? Secondo Repubblica per ragioni elettorali: come se il PD non fosse un partito nazionale progressista, ma un partitino di nicchia che, per 400mila voti, si fa un baffo dell'articolo 97 della Costituzione (nella pubblica amministrazione si entra per concorso), delle giovani generazioni, del merito e della qualità della scuola. Da presidente del Forum Nazionale Politiche Istruzione del PD e deputato della VII commissione mi ribello a questa caricatura. Nell'unico documento ufficiale in proposito (Dieci punti per la scuola di domani, approvato all'unanimità dall'assemblea nazionale di Varese a ottobre 2010) il PD dichiara testualmente che "va garantito un equilibrio tra immissioni dalle graduatorie e nuovo reclutamento". In due interrogazioni ai Ministri pro-tempore, i deputati PD hanno sollecitato "concorsi che, sulla base del merito e un adeguato contingente di posti, consentano tanto ai migliori insegnanti già in graduatoria di accelerare il proprio ingresso negli organici, quanto ai migliori laureati degli ultimi anni, conseguita la nuova abilitazione, di giocare le proprie opportunità" (agosto 2011) e "se avviati immediatamente, contribuirebbero ad immettere stabilmente nel sistema scolastico nuovo personale, fortemente motivato, a vantaggio della didattica e dell'offerta formativa" (febbraio 2012). Per questo, alla festa nazionale del PD, ho espresso viva soddisfazione per il concorso della scuola, e non sono stato certo fischiato. L'ha espressa in questi stessi giorni, in un'intervista, Luigi Berlinguer (l'ultimo ad aver bandito un concorso per la scuola); l'ha espressa da poco Fausto Raciti, segretario dei giovani democratici, sulla prima pagina di questo giornale. Se altri autorevoli dirigenti ed ex ministri hanno espresso motivate perplessità, è perché la recente esperienza Miur in fatto di concorsi nazionali (anch'essi a lungo reclamati dal PD: dirigenti scolastici e TFA) è stata catastrofica. E' importante premere affinché tempi e modalità di un evento tanto atteso e importante risultino da un lato a prova di ricorso (il che richiede una nuova task force concorsuale di indiscusso profilo culturale e tecnico) e, dall'altro, coerenti con i principi di equità verso tutti gli aspiranti all'insegnamento –giovani e meno giovani che lavorano da anni nella scuola senza la certezza del posto di lavoro– e soprattutto verso la qualità e la stabilità della scuola e dei suoi insegnanti, che il PD ha da sempre propugnato.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL