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Gazzettino-LA REGIONE SIA PROTAGONISTA DELLA RIFORMA DELLA SCUOLA

L'INTERVENTO LA REGIONE SIA PROTAGONISTA DELLA RIFORMA DELLA SCUOLA di ERMANNO SERRAJOTTO* Signor Ministro Moratti, un antico proverbio cinese dice: "Se fai piani per un anno, semina riso;...

18/05/2002
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Il Gazzettino

L'INTERVENTO
LA REGIONE SIA PROTAGONISTA DELLA RIFORMA DELLA SCUOLA
di ERMANNO SERRAJOTTO*
Signor Ministro Moratti,
un antico proverbio cinese dice: "Se fai piani per un anno, semina riso; se fai piani per un decennio, pianta alberi; se fai piani per una vita, forma ed educa le persone". Non ho bisogno di richiamare la Sua attenzione sull'importanza della scuola nella società, ma credo però sia necessario avere una conoscenza puntuale delle caratteristiche e delle potenzialità del sistema scolastico di ogni regione per progettare strategie mirate, col maggior grado di consenso possibile. La scuola è diventata infatti un fattore strategico di sviluppo socio economico del Veneto, un territorio che negli ultimi anni 50 anni ha superato la debolezza economica e, dall'emigrazione per mancanza di lavoro è passato alla piena occupazione. Questo fenomeno, che tanti hanno definito "miracolo economico", ha portato momenti di debolezza nel sistema scolastico negli anni '60/'70 a causa degli eccessivi abbandoni del sistema formativo per un precoce inserimento nel mondo del lavoro. Oggi questi momenti di debolezza sono superati e abbiamo un sistema maturo orientato ai momenti del sapere, al saper fare e al saper essere.

La scuola quindi non è più lo strumento di selezione di una élite oppure di alfabetizzazione minima destinata a manodopera poco qualificata, ma persegue obiettivi di miglioramento per tutti: innalzare il livello culturale dei cittadini; far acquisire competenze durature in una realtà in evoluzione; contribuire al consolidamento dei saperi; sviluppare la capacità di mettersi in relazione con gli altri. Se la scuola veneta ha saputo crescere in questi anni, lo ha fatto grazie anche alla disponibilità di figure particolari di insegnanti (psicopedagogisti, coordinatori di progetti, responsabili dell'integrazione di curricoli disciplinari, solo per fare qualche esempio), impegnati in quei servizi aggiuntivi che hanno reso la scuola più accogliente e capace di integrare sia sul piano della socializzazione, sia in quello della didattica.Ora, se i tagli preannunciati risponderanno solamente a logiche di carattere numerico, il rischio è che siano proprio queste figure particolari le prime ad essere sacrificate. Occorre invece indicare criteri di razionalizzazione del sistema che non penalizzino i processi qualitativi già realizzati e consentano semmai di attivarne altri.

Sono professionalità che costituiscono una risorsa preziosa tanto quanto l'insegnamento delle materie curricolari e quindi da valorizzare nel cammino di miglioramento che la scuola intende fare. Questi professionisti sono uno dei punti di riferimento della scuola che cambia e si aspettano il riconoscimento che meritano. D'altro canto anche gli studenti, con le loro famiglie, hanno bisogni educativi e psico-pedagogici di cui non si può non tener conto.

Non può esserci una politica dei "tagli" fine a se stessa, ma un progetto complessivo di riqualificazione della scuola in cui ci sia equilibrio fra tutti i fattori e che tenga conto delle esigenze espresse dal territorio. Su questa linea è concorde il tavolo di lavoro sui temi dell'istruzione che la Regione ha recentemente istituito con i rappresentanti delle autonomie locali del Veneto.

In sostanza, quello che ci aspettiamo dalla riforma scolastica è di governare i processi educativi non più attraverso l'applicazione di procedure normative rigide, ma piuttosto attraverso la definizione di obiettivi con procedure flessibili che permettano la verifica del loro raggiungimento e siano congeniali alle diverse realtà territoriali e sociali a cui devono essere applicate. Il sistema formativo in Veneto ha oggi le potenzialità per poter iniziare un nuovo processo di miglioramento, perché esistono la volontà e le professionalità per poterlo fare. E' evidente che gli insegnanti e i dirigenti scolastici in Veneto rappresentano una risorsa fondamentale all'interno di questo processo, e se non sono sufficientemente motivati sicuramente faremo poca strada. Ecco perché stiamo preparando nel Veneto, per ottobre, il I° Forum sulla scuola che ci consentirà un approfondimento di tutte queste tematiche per compiere insieme a tutte le componenti socio-economiche della nostra regione la strada della valorizzazione del sistema scolastico.

*Assessore alle Politiche dell'Istruzione del Veneto


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