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Gazzetta del mezzogiorno - Incontro della Cgil sull'assistenza e i diritti negati

il dibattito Incontro della Cgil sull'assistenza e i diritti negati. "Passi indietro, agli anni Sessanta" Disabili e istituzioni, la scuola cattiva maestra Strali contro l'amministrazione comunal...

30/04/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

il dibattito

Incontro della Cgil sull'assistenza e i diritti negati. "Passi indietro, agli anni Sessanta"
Disabili e istituzioni, la scuola cattiva maestra
Strali contro l'amministrazione comunale: "Bilancio tagliato del 21 per cento"

Portatori di handicap e scuola. Ovvero, il difficile rapporto fra cittadini e istituzioni destinato ad aggravarsi ulteriormente. E' in estrema sintesi il bilancio dell'incontro promosso dalla Cgil-scuola di Bari. Il segretario provinciale, Maurizio Lembo, ha organizzato un dibattito dal titolo "I diritti negati. Le scelte di governo per l'assistenza ai disabili nella scuola pubblica".
Il peso che gli invalidi ricoprono nella città di Bari viene esemplificato con i numeri dal consigliere comunale di opposizione, Matteo Magnisi: "La quota della spesa sociale destinata a tale categoria di persone è diminuita del 21 per cento rispetto allo scorso anno. E' del 9 per cento in rapporto al totale". In soldoni: "Due milioni di euro, che corrispondono all'incirca a 4 miliardi di vecchie lire. Così ripartiti: due miliardi 800 milioni di lire per il trasporto scolastico e verso i centri di riabilitazione, 900 milioni per il taxi (a servizio di 96 utenti), il resto per gli audiolesi passati dalla Provincia nelle competenze del Comune". Magnisi rimarca la questione delle strutture: "Ci sono 10 miliardi di lire non spesi per le creazione dei centri diurni, residenziali e di aggregazione e per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli enti pubblici, come le scuole".
Tema caro al consigliere della VI circoscrizione Carrassi-San Pasquale, Leonardo Scorza: "Accesso ad ostacoli per i portatori di handicap nelle scuole comunali, già sovraffollate e sprovviste di personale specializzato".
Riconduce il discorso all'istruzione Carlo Paolini, presidente di "Arca, centro di iniziativa democratica" - associazione che insieme a "Proteo Fare Sapere" promuove il dibattito - e afferma che "la scuola democratica è uno dei cardini dello Stato". Fotografata in un momento di tempesta da una dei segretari nazionali di Cgil-scuola, Rita Candeloro: "Dopo il flop degli Stati generali, rimane nebuloso il contenuto della legge-delega sulla riforma, che di per se pregiudica il confronto in Parlamento. Per conoscere il destino dell'istruzione, dovremo aspettare che il ministro Moratti ci invii l'opuscolo chiarificatore, manovra che costerà agli italiani 7 miliardi e mezzo di vecchie lire".
Lungo, secondo la Candeloro, l'elenco delle inefficienze della riforma: "Tagli agli organici, privatizzazione e esternalizzazione dei servizi sono fra le voci che contraddicono il presunto obiettivo del miglioramento dell'offerta". In pratica, secondo Enzo Persichella, docente di sociologia dell'Università di Bari, "un clamoroso passo indietro, che ci riporta agli anni '60".

Antonella Fanizzi


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