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Firenze, concorsi truccati: ecco come funziona l'abilitazione scientifica nazionale

A giudicare i candidati è una commissione di cinque membri sorteggiati tra i professori ordinari di quel settore

26/09/2017
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la Repubblica

Valeria Strambi

Alcuni professori avrebbero indotto un ricercatore dell'Università di Firenze a ritirare la propria domanda di partecipazione al concorso per l'abilitazione scientifica nazionale all'insegnamento di diritto tributario per fare posto a un altro candidato. Ma come funziona il meccanismo dell'abilitazione? Se in passato esistevano concorsi a livello locale, ora la procedura è nazionale. Esistono due fasce distinte, sia quella per il passaggio da ricercatore a professore associato, sia quella per passare da associato a ordinario. La commissione che decide se un candidato ha diritto o meno all'abilitazione viene individuata attraverso un sorteggio tra i professori ordinari di tutta Italia che operano in quel preciso settore. Per poter essere sorteggiato occore avere un curriculum di un certo livello e aver soddisfatto determinati criteri (ad esempio aver pubblicato un numero minimo di articoli entro un periodo di tempo). Una volta entrati nella lista dei sorteggiabili, avviene l'estrazione e si formano le commissioni, composte da cinque docenti.

A questo punto i candidati interessati a ottenere l'abilitazione presentano la domanda corredata da curriculum. La commissione valuta i titoli e poi indica, con un "sì" o con un "no" i nomi di coloro che sono abilitati. Non c'è un limite di abilitati, in teoria tutti, se hanno i requisiti, possono superare la prova. Ma non è finita: il ricercatore che ha in tasca l'abilitazione, che comunque ha una scadenza e non dura per sempre, se vuole ottenere un posto da professore in un'università deve partecipare a un concorso, che può essere chiuso e quindi solo tra interni a quell'ateneo, oppure aperto anche a candidati esterni che si sono abilitati in altre università. I finanziamenti sono limitati e i posti disponibili sono sempre pochi. C'è quindi il rischio che l'abilitazione ottenuta scada prima che il ricercatore sia riuscito a entrare.