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Finalmente convocati anche i sindacati per discutere la Buona Scuola

La scorsa settimana i sindacati avevano depositato 300.000 mila firme raccolte durante le assemblee sindacali nel territorio volte a chiedere la riapertrua della trattative per il rinnovo del contratto e lo sblocco degli scatti di anzianità

04/11/2014
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OrizzonteScuola

Quasi a chiusura delle consultazioni, il 12 novembre, i sindacati rappresentativi sono stati convocati dal Ministro per l'illustrazione delle Linee Guida contenute ne La Buona Scuola.

La scorsa settimana i sindacati avevano depositato 300.000 mila firme raccolte durante le assemblee sindacali nel territorio volte a chiedere la riapertrua della trattative per il rinnovo del contratto e lo sblocco degli scatti di anzianità.

Il primo sindacato a indicare con precisione cosa verrà richiesto all'incontro è la FLC CGIL

  • aprire le trattative contrattuali perché alcuni argomenti contenuti nelle proposte del Piano scuola sono, e devono rimanere, di esclusiva pertinenza negoziale: il salario da recuperare, l'orario da definire, i profili professionali da rivedere, la carriera da ridiscutere ma a partire dall'anzianità da preservare (che è professionalità), la formazione iniziale e in servizio con risorse adeguate, il ripristino delle risorse del Piano dell'Offerta Formativa ridotte finora di due terzi con grave danno per la qualità del servizio.
  • non sono affatto accettabili le proposte che bloccano la contrattazione ancora fino al 2019 , ridisegnando per legge una premialità competitiva che viene riservata ogni tre anni al 66% dei docenti.
  • l' immissione in ruolo di circa 150 mila unità di personale con contestuale varo dell'organico funzionale (rivendicazioni avanzate ormai da più di un decennio dalla FLC) sia un atto dovuto se si vuole far uscire dalla incertezza la scuola italiana. Semmai occorrerà operare affinché tutti gli abilitati entrino in ruolo e successivamente si cominci con regolarità a bandire i nuovi concorsi per i nuovi aspiranti.
  • occorre rivedere tutti i tagli che si stanno annunciando nella legge di stabilità del 2015 : tagli di nuovo al personale ATA (un settore di personale che, al pari dei Sindacati, nel Piano governativo non esiste), sparizione degli esoneri e semiesoneri dei vicari, sottrazione di fondi destinati all'autonomia scolastica, riduzione e blocco dei distacchi presso le associazioni culturali e le altre Amministrazione con conseguente venir meno di centinaia di supplenze. E ancora occorrerà eliminare dalla legge di stabilità quanto si annuncia in materia di supplenze giacché le misure annunciate renderanno ancor più gravose e difficili la gestione delle classi e delle scuole.

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