Fedeli scongela le Cattedre Natta E riparte la protesta con una petizione online dei ricercatori
Il contestato provvedimento per la selezione di 500 super cervelli è stato ripensato: niente più commissari nominati dal premier, la parola torna alla comunità scientifica. E intanto i ricercatori precari lanciano una petizione: «Con quei soldi assumete noi»l contestato provvedimento per la selezione di 500 super cervelli è stato ripensato: niente più commissari nominati dal premier, la parola torna alla comunità scientifica. E intanto i ricercatori precari lanciano una petizione: «Con quei soldi assumete noi»
«Il decreto sulle cattedre Natta riprende il suo iter». Ad annunciarlo la settimana scorsa, dopo lo stop causato dalle proteste della comunità scientifica, i rilievi del Consiglio di Stato e la promessa di un ripensamento da parte del nuovo governo, è stato un comunicato del Miur. Sono dunque in arrivo alcune novità nel nuovo testo - un decreto del presidente del Consiglio - che deve permettere di avviare la selezione di 500 ricercatori e professori con un super curriculum che potranno così tornare dall’estero o spostarsi in Italia da una Università all’altra grazie ad un finanziamento extra che era stato introdotto nella legge di stabilità di due anni fa e non ancora utilizzato. L’annuncio della ripartenza del contestatissimo progetto ha immediatamente sollevato nuove proteste. Dottori di ricerca e ricercatori a tempo determinato sono già sulle barricate. Con l’appoggio della Cgil Scuola, nei giorni scorsi hanno lanciato una petizione online su Change.org, che ha raggiunto ormai gli oltre 5 mila firme, per chiedere che quei fondi - circa 75 milioni l’anno - vengano utilizzati, invece che per premiare dei super cervelli, per stabilizzare giovani scienziati altrimenti condannati alla precarietà da un sistema di reclutamento che fa sempre più affidamento sulle figure a tempo determinato: negli ultimi 8 anni l’università italiana ha perso 13 mila cattedre.
IL PREMIER E LA SCELTA DEI RECLUTATORI di G. Fregonara
Chi nominerà i commissari
A creare allarme era stato il meccanismo di scelta delle commissioni che avrebbero dovuto selezionare i vincitori della cattedra, un iter nuovo affidato al presidente del consiglio, sottraendolo del tutto al vaglio della comunità scientifica e del Miur. Nel nuovo testo scompaiono le norme volute dall’allora sottosegretario Nannicini: i commissari saranno nominati come avviene per le altre nomine ai vertici degli enti. E cioè, La Conferenza dei rettori (Crui), il parlamentino dell’Università (Cun) e la Consulta degli enti di ricerca con l’Accademia dei Lincei proporranno tre liste nelle quali il ministro dell’Istruzione sceglierà i 25 presidenti delle commissioni. «Abbiamo voluto tenere conto delle osservazioni fatte dal consiglio di Stato che sottolineava come nella selezione fossero assenti i rappresentanti del mondo accademico», riportano i collaboratori della ministra Fedeli.
LA PROTESTA CONTRO L’UNIVERSITA’ COMMISSARIATA di O. Riva
Tutti i passaggi
Il decreto, che è un decreto della presidenza del consiglio e non del Miur, dovrà ora ricominciare tutti i passaggi di legittimità previsti dalla legge. Sarà dunque molto difficile che il bando per i commissari e poi la scelta dei primi dei 500 beneficiari del nuovo sistema possa avvenire prima della fine dell’anno.
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