FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3762871
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » . E' un giorno di prova per la nuova scuola firmata Letizia Moratti

. E' un giorno di prova per la nuova scuola firmata Letizia Moratti

. E' un giorno di prova per la nuova scuola firmata Letizia Moratti da Il Corriere della Sera Mercoledì, 31 Ottobre 2001 E' un giorno di prova per la nuova scuola firmata Letizia Moratt...

31/10/2001
Decrease text size Increase text size

. E' un giorno di prova per la nuova scuola firmata Letizia Moratti
da Il Corriere della Sera
Mercoledì, 31 Ottobre 2001
E' un giorno di prova per la nuova scuola firmata Letizia Moratti
D'Amato annuncia: 1.200 istituti saranno "adottati" dalle associazioni di industriali

ROMA - E' un giorno di prova per la nuova scuola firmata Letizia Moratti. Quella che, negli auspici del ministro, va verso un insegnamento con un minore numero di discipline scolastiche e un maggiore aggancio alla realtà di impresa. Lo sciopero convocato per oggi dai Cobas metterà faccia a faccia gli insegnanti con i nuovi scenari disegnati dalla Finanziaria. Ieri in tarda sera, al Senato, sono stati votati gli emendamenti agli articoli 9 e 13 della Finanziaria che, secondo la maggioranza, certificano "un grande programma di investimenti", mentre secondo i Ds contengono "una brutta sorpresa per gli insegnanti". "Invece dei 2mila miliardi di finanziamenti annunciati per la scuola - denuncia la senatrice Maria Grazia Pagano - il governo ne ha stanziati appena 1.400". La Cgil-scuola contesta le previsioni del governo che, sebbene abbia eliminato l'obbligo agli straordinari per gli insegnanti, conta di incassare il medesimo risparmio da riduzione di supplenze. E accusa il ministero di rimangiarsi gli impegni presi: "Le ragioni dello sciopero del 12 novembre - attacca il segretario Enrico Panini - non solo rimangono tutte, ma si alimentano ulteriormente".

MENO MATERIE, PIU' STAGE - All'ordine del giorno del ministro dell'Istruzione c'è una piccola rivoluzione copernicana: l'orientamento degli studenti sarà una materia obbligatoria. Lo ha annuciato lei stessa ieri al convegno organizzato dalla Confindustria, dal titolo, "Fare futuro". Secondo Letizia Moratti scuola e lavoro in Italia oggi sono troppo lontani. Soltanto uno studente su 100, tra i 16 e i 19 anni, fa esperienza di alternanza fra studio e lavoro contro i 50 su 100 della Danimarca, i 30 del Canada, i 28 del Regno Unito e i 19 degli Stati Uniti. "L'Italia - sintetizza il ministro - è l'unico fra i grandi Paesi industriali nel quale a fronte di facoltà universitarie che producono tassi di disoccupazione crescente, aumenta continuamente la carenza di profili professionali legati ai mestieri e alle professioni". Ai giovani presenti al convegno il ministro promette una svolta: una "scuola che forse ha meno discipline di quelle che avete adesso, ma che vi dà maggiori capacità di studiare il vostro percorso, di costruire la vostra vita". Una scuola "più viva", che consenta di andare a fare stage nelle aziende, di andare all'estero. Per realizzarla il ministro annuncia che chiederà il sostegno di forze esterne. Prime fra tutte le aziende.

SCUOLE ADOTTATE - Parole che hanno suscitato l'applauso del presidente della Confindustria, Antonio D'Amato, ieri seduto in prima fila ad ascoltare il ministro. Subito dopo, mentre fuori dall'aula magna studenti no-global distribuivano volantini contro la "privatizzazione del sapere" D'Amato ha dichiarato: "Confindustria ha un sogno: avere in ogni scuola e università la possibilità di offrire stage e possibilità di ingresso in azienda". E, accogliendo l'appello lanciato dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha annunciato che 1.200 scuole saranno "adottate" dalle associazioni industriali, con "decine di migliaia di presidi e docenti in contatto con Confindustria".

IL GIALLO DEGLI INVESTIMENTI - La scoperta è da 361 milioni di euro. E' una novità tutta contenuta nella scomparsa di un "a decorrere", che nella stesura originaria dell'articolo 9 della Finanziaria si accompagnava agli stanziamenti destinati agli insegnanti previsti per il 2002 (108 milioni di euro, circa 209 miliardi di lire), il 2003 (253,6 milioni di euro, 491miliardi) e il 2004 (108,46 milioni di euro, 210miliardi). Nell'emendamento riformulato, il fondo per il contratto integrativo è di 726,75 milioni di euro (1.407 miliardi di lire) a decorrere dal 2004. Ma a differenza della prima bozza quella somma è comprensiva degli stanziamenti precedenti. L'incremento rispetto ai 662,8 milioni di euro (1.283 miliardi di lire) previsti c'è ma non è dell'entità annunciata dalla maggioranza. Proprio ieri il responsabile scuola di An, Giuseppe Valditara, sottolineando che il governo "ha accolto la proposta di reinvestire integralmente tutte le risorse risparmiate destinandole specificamente alla valorizzazione del personale", annunciava un grande piano di investimenti con oltre 2 mila miliardi di lire per il 2003-2004. "A conti fatti invece l'investimento sarà di appena 1.400 miliardi", protestava ieri la responsabile scuola dei Ds, Maria Grazia Pagano, durante una pausa della discussione del provvedimento. Giovanni Manzini della Margherita rincarava la dose: "15 mila lire in più al mese nel 2002, 50 mila nel 2003, 90 mila nel 2004. Ecco gli stipendi "europei" degli insegnanti proposti dal governo di centrodestra".

Virginia Piccolillo


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL