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È accordo governo-regioni: con 25 milioni l’anno (dal 2018) si «stabilizza» il sistema formativo duale

Governo e Regioni trovano l’accordo, e con ulteriori 25 milioni di euro l’anno, a partire dal 2018, puntano a rendere stabile il «sistema di apprendimento duale» nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (Iefp), partito in via sperimentale nel 2015.

21/03/2017
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Il Sole 24 Ore

Claudio Tucci

Governo e Regioni trovano l’accordo, e con ulteriori 25 milioni di euro l’anno, a partire dal 2018, puntano a rendere stabile il «sistema di apprendimento duale» nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (Iefp), partito in via sperimentale nel 2015.

I fondi 
Le risorse (aggiuntive rispetto agli ordinari finanziamenti annuali) arriveranno dal ministero del Lavoro (nella ripartizione si proverà a valorizzare l’impegno nei singoli territori - c’è già chi spinge, come regione Lombardia, a “premiare” i contratti attivati); e si punterà soprattutto a rilanciare l’apprendistato di primo livello (quello rivolto agli unde25 per ottenere una qualifica, un diploma o il certificato di specializzazione tecnica superiore).

L’emendamento 
La novità sarà messa nero su bianco in un emendamento al decreto attuativo della Buona Scuola di riordino dell’istruzione professionale statale (nei giorni scorsi è giunto anche l’ok del Miur); «e si tratta di un passo importante che fa diventare la sperimentazione duale una vera e propria gamba del sistema formativo - ha sottolineato il sottosegretario, Luigi Bobba -. Certo, in prospettiva, serviranno più risorse di quelle assegnate, anche per rilanciare l’intera filiera della Iefp. Ma ora è importante dare un segnale di stabilità». «Ci siamo impegnati a fondo - ha aggiunto Cristina Grieco (Toscana), coordinatrice degli assessori regionali a Istruzione, formazione e lavoro -. Il sistema duale sta funzionando, e adesso può viaggiare su gambe proprie».

I numeri della sperimentazione 
Del resto, la sperimentazione avviata due anni fa ha prodotto primi risultati: i giovani indirizzati verso i percorsi formativi “alla tedesca” (compresa l’alternanza) sono stati oltre 25mila; e i contratti di apprendistato di primo livello sono cresciuti del 33%, passando dai 6.618 del 2015 agli 8.810 del 2016.

Gli incentivi per le aziende 
Per le imprese (che attraverso i centri di formazione assumono studenti-apprendisti) sono previsti incentivi ad hoc: riduzione dei contributi e sgravi prorogati dalla legge di Bilancio fino al 31 dicembre - «Si proverà a renderli strutturali con la prossima manovra d’autunno», ha evidenziato Luigi Bobba). In aggiunta, per coprire, in parte, le spese dei tutor aziendali si possono ottenere fino a 3mila euro (in caso di apprendistato di primo livello - si scende a 500 euro l’alternanza).

Soddisfatto l’assessore lombardo, Valentina Aprea: «Abbiamo fortemente voluto il consolidamento del sistema duale italiano attraverso questo emendamento - ha detto -. Ci auguriamo ora che il riparto dei 25 milioni sia fatto attraverso meccanismi premiali in base all’effettivo numero dei contratti di apprendistato attivati».