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Disinnescata la chiamata diretta Conta il punteggio per avere la sede

Confermate le anticipazioni di ItaliaOggi sul contratto

03/07/2018
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ItaliaOggi

MArco Nobilio

Quest'anno la chiamata diretta non si farà. I neoassunti e i titolari su ambito privi di incarico triennale, per avere la sede dove svolgere l'incarico triennale, dovranno inserire su «Polis» la scuola che preferiscono. E l'amministrazione scorrerà la tabella di viciniorietà assegnando loro la prima sede disponibile. La procedura avverrà applicando le precedenze e i punteggi della mobilità. Lo prevede il contratto integrativo sul passaggio da ambito territoriale a scuola per l'anno scolastico 2018/2019 ai sensi dell'articolo 1, commi 79 e successivi, della legge 13 luglio 2015, n. 107. L'accordo è stato sottoscritto dai rappresentanti del ministero e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Gilda-Unams il 26 giugno scorso. Lo Snals non ha partecipato alla trattativa perché, non avendo firmato il contratto collettivo nazionale, ha perso il diritto a prendere parte alla contrattazione integrativa.

Inizialmente il governo era intenzionato a cancellare la chiamata diretta con un decreto legge. Secondo quanto risulta a Italia Oggi, però, il Quirinale si sarebbe opposto eccependo che non sussisterebbero i requisiti di gravità e urgenza previsti dall'articolo 77 della Costituzione per l'utilizzo di questo strumento legislativo. L'esecutivo, pertanto, ha deciso di risolvere la questione utilizzando la via negoziale, tramite la stipula di un contratto apposito. Almeno per quest'anno.

Per chiedere l'assegnazione della sede i docenti dovranno indicare una istituzione scolastica di partenza, utilizzando un'apposita funzione che sarà resa disponibile su «Istanze on line». E a partire da quella sede, applicando le precedenze e i punteggi assegnati al docente interessato in sede di mobilità, l'amministrazione procederà all'assegnazione della sede scorrendo le tabella di maggiore vicinanza. Ai docenti che non indicheranno la sede di partenza l'amministrazione attribuirà la sede scorrendo la tabella partendo dalla prima sede dell'ambito.

I docenti di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado potranno inserire la scuola di partenza dal 28 giugno al 5 luglio. Se invece risulteranno muniti della precedenza prevista dalla legge 104/92 dovranno effettuare la scelta della sede di partenza dal 28 giugno al 4 luglio. L'assegnazione della sede sarà effettuata dall'ufficio scolastico dal 9 al 13 luglio.

I docenti della scuola secondaria di II grado, invece, avranno tempo dal 13 al 23 luglio per indicare su «Istanze on line la sede di partenza. Stessi termini per i docenti delle secondarie di II grado muniti della precedenza prevista dalla legge 104/92. Dopo di che l'amministrazione procederà all'assegnazione della sede dal 24 al 27 luglio.

Dopo gli esiti della mobilità ordinaria (trasferimenti e passaggi) gli uffici assegneranno le sedi con priorità ai docenti muniti delle precedenze previste dal contratto sulla mobilità a domanda. E subito dopo procederanno ad attribuire le sedi ai docenti titolari su ambito. Sempre applicando graduatorie e punteggi già assegnati in sede di mobilità a domanda.

I docenti che saranno immessi in ruolo quest'anno, invece, otterranno l'assegnazione della sede tramite lo scorrimento delle graduatorie da cui saranno stati tratti in sede di immissione in ruolo. Gli insegnanti che saranno immessi in ruolo per effetto dei concorsi ordinari saranno trattati con priorità rispetto ai docenti che saranno immessi in ruolo tramite lo scorrimento delle graduatorie a esaurimento.

L'accordo bypassa la chiamata diretta motivando la deroga alla legge 107/2015 con il fatto che l'avvenuta pubblicazione degli esiti della mobilità del personale docente della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado> si legge nella premessa al contratto nonché la conclusione dei lavori dei collegi dei docenti non consentono l'attivazione di quelle procedure di compartecipazione e imparzialità nell'individuare requisiti professionali sulla base dei quali i dirigenti scolastici possono procedere garantendo la pubblicazione di eventuali criteri oggettivi prima della mobilità 2018/2019. Di qui l'opportunità di adottare una procedura semplificata per tutti i gradi di istruzione, che garantisca temporalmente il corretto avvio dell'anno scolastico.

Resta il fatto, però, che il contratto di governo sottoscritto dalla Lega e dal Movimento 5 stelle prevede espressamente il superamento del sistema della chiamata diretta. Nel testo dell'accordo, infatti, si legge quanto segue: Un altro dei fallimenti della c.d. Buona Scuola è stato determinato dalla possibilità della chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico. Intendiamo superare questo strumento tanto inutile quanto dannoso.

Il contratto integrativo, dunque, sembrerebbe una sorta di soluzione-ponte in vista di un intervento legislativo che dovrebbe risolvere definitivamente la questione, probabilmente, con l'abrogazione del comma 79, dell'articolo 1, della legge 017/2015 che ha introdotto questo istituto nel nostro ordinamento.


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