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Decreto scuola, accordo nella notte: concorso per 32mila precari ma dopo l'estate. "No ai quiz a crocette a luglio"

Passa la mediazione di Conte sul bando straordinario: gli insegnanti andranno in cattedra dal 1° settembre a tempo determinato, presi dalle Graduatorie d'istituto. Quando ci saranno le condizioni epidemiologiche si farà un test scritto, con consegna di un elaborato

25/05/2020
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la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA - Nella notte accordo chiuso nella maggioranza sul Decreto scuola. Dopo il vertice bis convocato da  Palazzo Chigi a tarda ora, con gli interessati in videoconferenza, il premier Giuseppe Conte ha prodotto ieri alle 23 questa mediazione: il concorso per i precari ci sarà, ma dopo l'estate e non sarà più a crocette: ci sarà una prova scritta. Nel frattempo, i 32 mila docenti di scuola media e superiore entreranno in cattedra a tempo determinato direttamente dalle Graduatorie d'istituto, che dovranno essere aggiornate. E dal primo settembre saranno a disposizione della scuola.

Pd e Leu favorevoli: ritireranno l'emendamento

La soluzione trovata è molto vicina alle richieste del Partito democratico e di Liberi e uguali, che con il capogruppo al Senato Andrea Marcucci e il sottosegretario Peppe De Cristofaro hanno ascoltato la versione del premier e l'hanno trovata soddisfacente. La ministra del'Istruzione Lucia Azzolina - che in serata aveva pensato di lasciare l'incarico e si è arresa di fronte alle considerazioni politiche di Conte ("non possiamo spaccarci sulla scuola") - ha assorbito rapidamente il colpo e, a sua volta, si è dichiarata "soddisfatta". Dunque, resta la prova selettiva in entrata per l'assunzione di 32 mila insegnanti, ma si terrà dopo l'estate e sarà in forma scritta, con consegna di un elaborato, senza il quiz a risposta chiusa. Una soluzione - viene fatto osservare dal governo - "che permette di combattere il precariato garantendo la meritocrazia". I dettagli dell'accordo, raggiunto dopo uno scontro prolungato, saranno resi noti oggi e Pd e Leu sono pronti a riformulare il loro emendamento al Senato che, nella prima versione, chiedeva, appunto, assunzioni "per anzianità di servizio e titoli personali". Sono state ottenute.

Ministra Azzolina all'angolo

"Bene la soluzione sul concorso straordinario per la scuola", dice ora la ministra dell'Istruzione, che a lungo ha difeso, in solitudine, la sua posizione per il concorso subito. "Vogliamo ridurre il precariato per dare più stabilità alla scuola e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito. Abbiamo 78 mila insegnanti da assumere nel primo e secondo ciclo fra concorsi ordinari e concorso straordinario. Sono numeri importanti e dobbiamo fare presto", ha proseguito.

Non sono state ancora fissate, tuttavia, le successive date del bando ordinario per medie e superiori e quelle per la prova per l'infanzia e la primaria.

La viceministra all'Istruzione Anna Ascani, Pd, ha dichiarato: "La soluzione trovata ci convince perché va nella direzione auspicata. Il Partito democratico non voleva una sanatoria e non abbiamo mai sostenuto che si potesse entrare a scuola senza una forma di selezione. Noi pensavamo che le crocette non fossero un sistema di selezione adeguato e la pandemia ha cambiato tutto il quadro. Con i precari e i sindacati volevamo cambiare un concorso-lotteria e ci siamo riusciti, ora guardiamo a settembre".


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