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Ddl scuola, M5s abbandona lavori in Commissione: troppe forzature

Le ragioni: «Ghigliottina sugli emendamenti e dibattito troppo compresso». Ritmi serrati per portare il testo in Aula alla Camera il 14 maggio

01/05/2015
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Corriere della sera

Le troppe forzature»; «la ghigliottina sugli emendamenti che dai 700 presentati saranno ridotti a 48»; «il dibattito sottoposto a tempi eccessivamente compressi», hanno convinto il Movimento 5 stelle che la discussione in corso sul ddl «Buona scuola» non procede in maniera costruttiva. Così, i pentastellati hanno abbandonato giovedì i lavori in Commissione Cultura alla Camera, come già avevano fatto in occasione della discussione sulla nuova legge elettorale. In una conferenza stampa, hanno poi spiegato: «Oggi il Pd in ufficio di presidenza ha imposto una vera e propria ghigliottina rispetto alla quale rispondiamo con l’unica azione dignitosa possibile: l’abbandono dei lavori». E ancora: «Il giorno dopo le dichiarazioni di Renzi e Faraone, che millantavano di aperture e disponibilità rispetto al Ddl istruzione, abbiamo avuto subito la conferma che si trattava di parole vuote», hanno sottolineato.

«Una pratica da liquidare in fretta»

«La decisione in Ufficio di presidenza di andare in Aula con il Ddl Istruzione l’11 maggio, per chiudere il provvedimento il 19 maggio - hanno aggiunto - sostanzialmente uccide un dibattito che già era sottoposto a tempi eccessivamente compressi. A seguito della decisione adottata, infatti, ciascun Gruppo in commissione potrà presentare solo 2 emendamenti per ogni articolo. Per essere ancora più chiari: si passerà dai circa 2 mila emendamenti presentati a 48». Pertanto «non ci stiamo a farci ridicolizzare e non accettiamo che il mondo della scuola continui a essere trattato come una pratica da liquidare in tutta fretta. Da qui la decisione dell’abbandono».

Il 5 maggio

I cinque stelle hanno poi fatto sapere che parteciperanno alla manifestazione del mondo della scuola che si terrà a Roma il 5 maggio. «Una decisione che, alla luce di questo atto d’imperio del Pd, diventa ancora più convinto».

I lavori

I ritmi per la discussione del ddl sono serrati: il testo è atteso in aula alla Camera per il 14 maggio e la Commissione «lavorerà sul provvedimento ogni giorno - mattina, pomeriggio e anche in notturna - a partire da domenica alle 10». Lo afferma la vicepresidente della Commissione, Flavia Nardelli. La decisione è stata presa nel corso dell’ufficio di presidenza. Contrarie al calendario le opposizioni. A quanto si apprende hanno votato contro Lega Nord, Forza Italia, Sel, Movimento 5 stelle e Gruppo misto.