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da didaweb-sul taglio degli organici

Quanto attualmente si sta verificando nella scuola italiana non è vento improvviso. Determinati intenti di contenimento della spesa, con conseguente ricerca di interventi strutturali finalizzati a ta...

03/05/2002
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Didaweb

Quanto attualmente si sta verificando nella scuola italiana non è vento improvviso. Determinati intenti di contenimento della spesa, con conseguente ricerca di interventi strutturali finalizzati a tale obiettivo risalenti a nove mesi fa, pur se pubblicamente taciuti, quando non smentiti, stanno dando i loro frutti: concorsi direttivi sospesi, istituti professionali in allarme, maturità al risparmio, precari in forse, progetti in fumo....Andiamo a rileggerci un paio di documenti non più segreti:

________________________________________________

Il decreto sul taglio degli organici

Scuolanews n°2 del 23 marzo 2002

di Giovanna Grignaffini, Alba Sasso ePiera Capitelli

deputate DS della VII Commissione della Camera

Stanno purtroppo arrivando a maturazione i frutti velenosi promessi dall'articolo 22 delle recente legge finanziaria.

Dopo il decreto sulle commissioni di esame che prevede la nomina di commissari esclusivamente interni alle singole classi perfino per le scuole paritarie e la nomina di un unico presidente esterno per ogni scuola sede di esame, su questo fronte, se il Parlamento nel frattempo non vi porrà rimedio, si attende solo l'esito catastrofico dei ricorsi che investiranno l'illegittimità del funzionamento delle nuove commissioni.Infatti i loro presidenti non potranno,così come continua a prevedere, la legge assistere costantemente atutte le fasi dei loro lavori che si svolgono in genere in contemporanea.

Oggi si ha notizia del Decreto sul taglio degli organici per il prossimo anno scolastico.La finanziaria prevedeva un taglio di 33.847 posti distribuiti in tre anni scolastici:8.946 nel 2002-2003 e oltre 12.000 per ciascuno degli anni scolastici 2003-2004 e 2004- 2005.

Il decreto attualmente all'esame del Ministero dell'economia(sic!) prevede per il prossimo anno scolastico il taglio di 2500 posti di maestro elementare di 1998 posti di professore di scuola media e di3996 posti di professore di scuola secondaria superiore.

L'operazione della finanziaria, dopo le modifiche apportate all'articolato che hanno cambiato i criteri(non è più obbligatorio il completamento a 24 ore settimanali degli orari di cattedra dei docenti della secondaria) ma che hanno lasciati invariati i numeri del decremento degli organici, si ridurrà ad un semplice aumento del precariato. Infatti la facoltatività dell'accorpamento degli spezzoni non consentirà un reale decremento nel numero delle classi e dei posti di insegnamento che non essendo più in organico non potranno essere attribuiti alle nomine in ruolo da effettuarsi sulla base delle graduatorie permanenti e dei concorsi ordinari entro il prossimo mese di luglio, ma dovranno essere attribuiti come supplenze annuali. E' evidente che in tal caso non vi sarà risparmio ma solo ulteriore caos dopo quello causato quest'anno con il tragicomico decreto sull''ordinato inizio' dell'anno scolastico: ancora in questi giorni cambiano i docenti supplenti e anche quelli di ruolo sono rimossi per decisioni contraddittorie dell'amministrazione sui ricorsi.

Quello che preoccupa però è il silenzio del governo circa i contenuti e i tempi di approvazione del nuovo decreto di immissione in ruolo. I posti vacanti coperti dai precari sono ancora molte decine di migliaia e il governo deve attuare pienamente la legge 124/99 che prevede con il funzionamento a regime delle graduatorie concorsualie permanenti la completa sparizione del fenomeno del precariato.La legge deve essere attuata e il governo deve nominare entro il prossimo mese di luglio al netto dei tagli , circa altri 20.000 docenti.

Non si può inoltre non segnalare la completa sconsideratezza di un esecutivo che da una parte taglia i posti e dall'altra con il consiglio dei ministri di venerdì prossimo si accapiglia nella ricerca delle coperture finanziarie necessarie a coprire l'aumento dei docenti derivanti dall'ultima proposta Moratti di revisione dei cicli. Ciò a causa dell'anticipazione dell'inizio della scuola dell'infanzia ed elementare che evidentemente si ripercuoterebbe in maniera permanente su tutto il sistema scolastico.

Stando alle notizie sul decreto sugli organici sembrerebbe nessuno abbia detto alla Moratti che i docenti elementari che taglia il prossimo anno servirebbero per consentire tale anticipo. Oppure come riteniamo la circostanza , molto ovvia del resto, è aloro nota e si contentano di avere un aumento di precari invece che di insegnanti stabili.

I guasti del centro destra contro la scuola pubblica sono purtroppo solo all'inizio e mentre si preannunciano le commissioni di proscrizione per i dirigenti scolastici si tenta di realizzare il blocco della riforma amministrativa con il ritorno ai Provveditorati.

La totale assenza di risorse finanziarie per soddisfare la scadenza contrattuale si somma cosi all'impegno di restaurazione della scuola gentiliana.In tale contesto l'iniziativa di lotta e la protesta di tutte le componenti del mondo della scuola non potrà che crescere e intensificarsi.

Interrogazione a risposta immediata

1)Nomina docenti precari.

On. Alba Sasso,Giovanna Grignaffini, Piera Capitelli al Ministro del M.I.U.R
Premesso che :

il decreto sugli organici prevede per il prossimo anno scolastico il taglio di 2500 posti di maestro elementare, di 1998 posti di professore di scuola media e di 3996 posti di professore di scuola secondaria superiore come anticipo del taglio di 33.847 previsto nel triennio e che dopo le modifiche apportate alla legge finanziaria non risultano sussistere per la riduzione degli organici criteri diversi da quelli indicati nei commi 1, 4 e 5 dell'articolo 22 della legge n° 448/2001;
sussiste una gravissima situazione di malessere fra le decine di migliaia di insegnanti precari ingiustamente penalizzati dal decreto legge sull'inizio dell'anno scolastico che ha unificato la terza e la quarta fascia annullando i diritti di quanti, spesso al prezzo di gravissimi sacrifici, avevano prestato i propri servizi d' insegnamento nella scuola statale;
°i posti vacanti coperti dai precari sono ancora molte decine di migliaia anche in relazione al vasto fenomeno dei pensionamenti di anzianità;

per sapere

se intende attuare pienamente la legge 124/99 che comporta la nomina, entro il prossimo mese di luglio e al netto dei tagli , di almeno altri 30.000 docenti, precisando al riguardo sia l'insussistenzadi riferimenti legislativi per gli ulteriori criteri di riduzioneconcordati informalmentecon il Ministro dell'economia, sia la compatibilità delle misure del decreto che taglia i posti dei docenti, e in particolare quelli della scuola elementare, con la coperturafinanziaria, del disegno di legge delega direvisione dei cicli.

5-00731 Sasso ed altri: Nomina docenti precari.

Alba SASSO (DS-U) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Valentina APREA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Alba SASSO (DS-U) replicando, nel dichiarsi insoddisfatta della risposta fornita, che ha eluso i quesiti di fondo sottesi all'interrogazione, denuncia le intese intercorse tra i titolari dei Ministeri dell'economia e dell'istruzione, improntati alla disponibilità del ministro Moratti a concretizzare ipotesi di riduzione degli organici del personale. Rileva infine l'oggettiva contraddizione tra la tendenza a ridurre il numero dei posti da destinare ai docenti delle scuole di base e l'orientamento opposto ad incrementarli, che si desume invece dalla riforma dei cicli scolastici.

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00731 Sasso ed altri: Nomina docenti precari.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Si premette che ai sensi dell'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997 n. 449, come modificato dall'articolo 22 della legge 23 dicembre 1998 n. 448, possono essere disposte assunzioni in ruolo con contratti a tempo indeterminato di personale della scuola su posti vacanti e disponibili solo entro il limite del contingente complessivo di unità, che viene assegnato per ciascun anno scolastico con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della funzione pubblica e di quello dell'economia e delle finanze.
Per quanto riguarda dette autorizzazioni in passato le medesime sono state sempre rilasciate con notevole ritardo e, conseguentemente le immissioni in ruolo sono state disposte ad anno scolastico inoltrato con notevoli disfunzioni.
Per la prima volta nell'anno scolastico 2001/2002 il contingente dei posti da utilizzare per le immissioni in ruolo è stato assegnato con tempestività con decreto del Presidente della Repubblica 4 agosto 2001 e quindi anche le immissioni in ruolo sono avvenute ad inizio di anno scolastico.
Anche per il prossimo anno scolastico 2002/2003 sarà osservata la medesima procedura e, pertanto, sarà richiesta tempestivamente la necessaria autorizzazione per effettuare ad inizio d'anno le immissioni in ruolo sui posti che si renderanno vacanti e disponibili dal 1o settembre 2002.
Sarà comunque data, nei termini suindicati, piena attuazione alla legge 3 maggio 1999 n. 124.
Per quanto riguarda gli organici del personale docente per l'anno scolastico 2002-2003, si conferma che i criteri seguiti per la rideterminazione delle dotazioni organiche sono quelli stabiliti dall'articolo 22 della legge 28 dicembre 2001 n. 448 (legge finanziaria 2002); la razionalizzazione degli organici effettuata dall'amministrazione è avvenuta nel rispetto di dette disposizioni e delle relative previsioni numeriche indicate nella relazione tecnica allegata alla legge stessa; comunque i tagli effettuati sugli organici sono molto inferiori al turn-over.
Quanto alla compatibilità di detti provvedimenti di razionalizzazione delle dotazioni organiche con le previsioni normative contenute nello schema di legge delega di revisione dei cicli, si fa presente che nello schema in parola sono inserite apposite disposizioni finanziarie, volte a stabilire i finanziamenti necessari per l'attuazione della riforma dei cicli scolastici, mediante un piano finanziario che sarà sottoposto al Parlamento secondo le modalità prevista dallo stesso schema del disegno di legge; pertanto non sussiste incompatibilità tra i due provvedimenti.

2) Testo lettere

Tremonti a Moratti e Frattini

Moratti a Tremonti e Frattini

Prot. n. 10567Roma, 9 novembre 2001

Dott.ssa Letizia Moratti
Ministro dell'istruzione, dell'università e dellaricerca
ROMA

On.le Prof. Franco Frattini

Ministro per la funzione pubblica
ROMA

Cari Colleghi

ho firmato il decreto relativo alla determinazione degli organici del personale docente per il corrente anno scolastico, consapevole della particolare rilevanza che esso assume.

Mi corre tuttavia l'obbligo di evidenziare un tendenziale andamento crescente delle dotazioni organiche del personale del Ministero dell'istruzione.

E pertanto, nel quadro dell'impegno assunto dal Governo di contenere la spesa corrente, la firma del decreto è avvenuta proprio sulla base dei precisi impegni assunti dal Ministero.

Mi riferisco, in particolare, alle iniziative compendiate in otto punti nella lettera del Ministro dell'istruzione in data 2 agosto 2001, indirizzata a me e al Ministro per la funzione pubblica, laddove si indicavano le seguenti concrete iniziative: ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche; promozione della mobilità; destinazione di quota percentuale di organico preferibilmente verso contratti d'opera; trasformazione dell'orario; razionalizzazione delle classi; ridefinizione di taluni profili professionali; riduzione del numero di taluni docenti specialisti; ridefinizione di ruoli e di compiti del personale mediante il migliore impiego delle tecnologie informatiche.

Sul presupposto che si proceda alla concreta realizzazione del contributo al processo riduttivo della spesa, in coerenza con le iniziative suindicate, ho dato seguito alla richiesta.

Giulio Tremonti

Roma, 2 agosto 2001

On.le Prof. Giulio Tremonti
Ministro dell'Economia e delle Finanze
ROMA

On.le Prof. Franco Frattini
Ministro della Funzione Pubblica
ROMA

Caro Ministro,

La programmazione triennale delle assunzioni del personale della scuola per gli anni scolastici 2000/2001- 2001/2002- 2002/2003 ha tenuto conto .della circostanza che nel 1999 sono state riattivate le procedure concorsuali, ferme da circa 10 anni. Gli ultimi concorsi a cattedre per la scuola media e per la secondaria superiore sono stati banditi nel 1990 e nel 1994, quelli per la scuola elementare.

Pertanto, la programmazione delle assunzioni per gli anni scolastici in questione è stata determinata dal recupero del turn over e dalla necessità di colmare, sia pure gradualmente con incarico a tempo indeterminato, la consistente disponibilità di cattedre e posti accumulati e provvisoriamente coperti, di anno in anno, con personale precario.

Per l' anno scolastico 2000/2001, a fronte di oltre cento mila posti vacanti (il dato riguarda sia il personale docente che gli A T A) questo Ministero, con D.P.R. 30/11/2000, è stato autorizzato a disporre assunzioni per un contingente complessivo non superiore a 40 mila unità.

La complessa situazione determinatasi nella gestione delle procedure concorsuali in relazione al grande numero di candidati, aggravata dal rilevante contenzioso giurisdizionale che ha interessato la compilazione delle graduatone permanenti e che ha trovato soluzione solo per effetto del D.L. n. 255/2001, rende conto delle ragioni per le quali le procedure di assunzione sono tuttora in corso. Peraltro tutte le assunzioni, da disporre per l' anno scolastico 2000/2001, fatta eccezione per poche residue procedure che si concluderanno in data successiva, saranno completate entro il prossimo 5 agosto come emerge dai dati trasmessi al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato -IGOP -con nota de127 luglio 2001.

Nella programmazione triennale delle assunzioni a suo tempo prospettata da questo Ministero, che ha costituito la premessa per I 'autorizzazione di cui al D.P.R. 30 novembre 2000 relativa alle assunzioni per l'anno scolastico 2000/2001, si inserisce la richiesta di analoga autorizzazione per l'anno scolastico 2001/2002 per 37.700 assunzioni complessive.

In relazione alla situazione prospettata le assunzioni per le quali viene chiesta l'autorizzazione appaiono assolutamente indispensabili per garantire la copertura con personale di ruolo, anche se parzialmente, degli oltre centomila posti vacanti all'inizio del prossimo anno scolastico, come di regola dovrebbe avvenire.

Occorre precisare che nell'ultimo triennio non è stato possibile realizzare una contrazione degli organici del personale per i seguenti motivi:

- elevamento dell'obbligo scolastico (legge n. 9/99);

- costante aumento del numero dei bambini iscritti alla scuola materna statale, non solo per il fisiologico incremento della domanda, ma anche per la garanzia a tutti i bambini tra i 3 e 6 anni di poter frequentare la scuola dell'infanzia (art. 2 della legge n. 30/2000).

- necessità di garantire la generalizzazione dell'insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare.

Consapevole dell'impegno che il Governo ha assunto di contenere la spesa corrente questo Ministero provvederà ad adottare interventi strutturali finalizzati a tale obiettivo.

Le iniziative che si stanno definendo riguardano, tra l'altro:

1. la ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, d'intesa con le Regioni e con gli Enti locali;

2. la promozione della mobilità professionale e intercompartimentale del personale appartenente a ruoli che presentano situazioni di esubero (per esempio: insegnanti tecnico pratici, docenti di educazione tecnica e di educazione fisica). Le posizioni di esubero ammontano a oltre 8.000 unità;

3. la destinazione di una quota percentuale dell'organico di ciascuna istituzione scolastica (tale percentuale potrebbe corrispondere alla 'quota locale' del curricolo che il DPR n. 275/99 quantifica nel 15% dell'orario complessivo settimanale) preferibilmente a contratti d'opera;

4. la trasformazione, per i docenti dell'istruzione secondaria, dell'orario di cattedra in 'orario annuale di lavoro' rispetto al quale dovrebbero essere previste, ove necessarie, prestazioni aggiuntive obbligatorie, da retribuire in eccedenza, e il consequenziale contenimento delle supplenze brevi;

5. la razionalizzazione delle classi di concorso per una utilizzazione ottimale del personale;

6. la ridefinizione del profilo professionale dell'assistente tecnico e della funzione docente dell'insegnante tecnico pratico, creando le condizioni per eliminare o ridurre i tempi di compresenza;

7. la riduzione del numero dei docenti 'specialisti' (circa 11.000) impegnati nell'insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare facendo ricorso in misura più ampia alla formazione del personale e favorendo il reclutamento di docenti che abbiano superato la prova di lingua straniera;

8. la ridefinizione dei compiti e dei ruoli del personale Ata, nel quadro dell'autonomia degli istituti, attraverso un miglior impiego delle tecnologie informatiche e l'esternalizzazione delle funzioni strumentali.

Pertanto, già per il prossimo anno scolastico sono state realizzate, con DM 27 luglio 2001 n. 128 misure di contenimento delle dotazioni organiche del personale Ata modificando alcuni parametri di calcolo previsti in precedenza.

Nel perseguimento dei predetti obiettivi, occorre tener conto che essi investono anche materie oggetto per legge di contrattazione collettiva.

Ti ringrazio per l'attenzione

Letizia Moratti


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