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Corriere-Roma-Scuole occupate, arriva la polizia -protesta della Cgil: "Metodi inaccettabili"

forze dell'ordine sono state chiamate dai presidi del "Plauto" e del "Majorana". La protesta della Cgil: "Metodi inaccettabili" Scuole occupate, arriva la polizia Sgomberati all'alba due...

17/12/2003
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Corriere della sera

forze dell'ordine sono state chiamate dai presidi del "Plauto" e del "Majorana". La protesta della Cgil: "Metodi inaccettabili"
Scuole occupate, arriva la polizia
Sgomberati all'alba due licei a Spinaceto, denunciati 34 studenti
Gli occupanti: "Stavamo dormendo quando siamo stati circondati ". I sindacati: "Sono i sistemi cari al governo. Grave che non si sia cercato un dialogo con i genitori"
CLARIDA SALVATORI


Sgomberati ieri all'alba due licei di Spinaceto. La polizia, chiamata dai presidi dei due istituti, è entrata nelle scuole intorno alle 6.30, ha svegliato i 21 ragazzi che si trovavano all'interno del classico "Plauto", in via Renzini, e i 13 studenti che occupavano lo scientifico "Ettore Majorana", in via Avolio, li ha perquisiti, e scortati nella vicina caserma. I giovani sono stati denunciati tutti per occupazione del suolo pubblico e atti vandalici.
"Sono stato svegliato da un poliziotto ? racconta A. M., 17 anni, uno degli studenti che occupava il Majorana ? erano tanti, più di noi, credo fossero una ventina e sono venuti con quattro volanti. Il resto della giornata l'ho passato nei commissariati, prima in questo di Spinaceto e poi in quello dell'Eur". Perché avete occupato la scuola? "Per protestare contro la riforma del ministro Moratti. Abbiamo iniziato sabato scorso". Come sono andate le cose in questi giorni? "All'inizio è andato tutto bene ? continua ?. Poi sono arrivati degli esterni, sono entrati nella scuola e hanno cominciato a fare quello che volevano: hanno rotto i banchi e le cattedre, hanno scritto sui muri frasi contro i professori e hanno anche fatto dei disegni osceni". Sapevate che il preside aveva fatto una denuncia? "No. E noi avevamo comunque intenzione di finire l'occupazione. Volevamo ripulire tutto e poi, quando la mattina sarebbero arrivati i professori, riconsegnare la scuola".
Nel tardo pomeriggio di ieri una ditta di pulizie era all'opera al liceo scientifico di Spinacelo per cancellare le scritte dai muri e risistemare le aule. "Questa occupazione ci costerà cara ? spiega il vice preside del Majorana, Paolo Massa ?. Abbiamo dovuto chiamare un'impresa per rendere di nuovo la scuola agibile. C'era di tutto qui: sporcizia, scritte sui muri, banchi rotti, barricate". Avete cercato un dialogo con i ragazzi? "Ma certo ? continua Massa ? abbiamo fatto anche delle proposte, siamo una scuola che si interessa molto dei problemi sociali. Dopo le trattative, infatti, una parte dei ragazzi ha mollato ed è tornata a casa. Ad occupare la scuola era rimasto solo un piccolo gruppetto, una ventina di ragazzi in tutto. Noi abbiamo avuto l'impressione che l'unico scopo dell'occupazione fosse di fare una settimana di vacanza. Anche per questo il preside, spinto da alcuni genitori, ha fatto la denuncia". E da domani? "Da domani si torna a scuola".
Non ne è convinto però M.K., 17 anni, anche lui studente del Majorana: "Ho partecipato all'occupazione ? racconta ? anche se questa mattina, quando è entrata la polizia, non ero qui. Sono arrivato alle 8.30 ma era già tutto finito. Domani di nuovo in classe? È da vedere. Stiamo organizzando uno sciopero".
Dura la reazione dei sindacati per l'intervento nei licei di Spinaceto della forza pubblica. In un comunicato firmato da Stefano De Caro, segretario generale della Cgil scuola di Roma e del Lazio, e da Gianni Grillo, segretario generale della Cgil scuola Roma Sud si legge: "Il metodo utilizzato dell'incursione all'alba, il fermo di giovani minorenni senza comunicazione alle famiglie, il comportamento del dirigente scolastico che, invece di convocare i genitori degli studenti per discutere la situazione, si rivolge direttamente alla polizia, ci sembrano francamente inaccettabili". De Caro e Grillo concludono esprimendo la loro solidarietà ai trentaquattro ragazzi fermati: "Questi sono evidentemente i primi frutti delle disposizioni di pubblica sicurezza emanate dal ministero dell'Interno e dell'Istruzione che intendono affrontare il malessere giovanile e i gravi guasti prodotti nella scuola con il solo metodo della repressione e dell'inquisizione".
De Caro (Cgil): "Blitz assurdo, sono minori"

"Metodo inaccettabile, le famiglie non sapevano nulla: il disagio giovanile non si affronta così"

"Solidarietà", al di là delle forme di protesta che hanno attuato, agli studenti del liceo classico Plauto e dello scientifico Majorana, portati in commissariato dopo il blitz della polizia. È quella che arriva dal segretario romano della Cgil scuola Stefano De Caro. Secondo il sindacalista "il metodo utilizzato dell'incursione all'alba e il fermo di giovani minorenni senza comunicazione alle famiglie sembrano francamente inaccettabili". "Credo che tutto si sarebbe potuto svolgere in una diversa atmosfera - osserva De Caro-, più tranquilla, che avrebbe potuto portare a un chiarimento sereno tra studenti e professori. Non ci voleva molto, in fondo. Sarebbe bastato magari che i presidi dei due licei avessero telefonato ai genitori degli occupanti, avessero trovato il tempo per dialogare con loro qualche minuto, prospettando la seria possibilità della denuncia per interruzione di servizio pubblico. In questo modo si sarebbero evitate polemiche e assurdi strascichi giudiziari. Purtroppo non è accaduto. E come in altri casi si è preferito scegliere la linea dura, con i dirigenti scolastici che si sono rivolti direttamente alla polizia senza discutere della situazione con le famiglie. Così si è lasciato che maturasse, senza alcuna possibilità di rivederla, la decisione dell'irruzione all'alba. Mi pare poi assolutamente incomprensibile che soltanto dopo alcune ore papà e mamme siano stati avvertiti del fermo dei loro figli".
Secondo il responsabile romano della Cgil-scuola, "questi sono evidentemente i primi frutti di quelle disposizioni di pubblica sicurezza emanate dai ministeri dell'Interno e dell'Istruzione che intendono affrontare il malessere giovanile e i gravi guasti nella scuola con il solo metodo della repressione e dell'inquisizione".
A. Full.


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